Pio XII. Eugenio Pacelli. Un uomo sul trono di Pietro di Andrea Tornielli edito da Mondadori

Pio XII. Eugenio Pacelli. Un uomo sul trono di Pietro

Editore:

Mondadori

Collana:
Le scie
Data di Pubblicazione:
maggio 2007
EAN:

9788804570103

ISBN:

8804570105

Pagine:
661
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Descrizione Pio XII. Eugenio Pacelli. Un uomo sul trono di Pietro

Ha conosciuto da vicino i grandi mali del ventesimo secolo, è stato ostaggio dei rivoluzionari bolscevichi, ha visto nascere il nazismo. È stato collaboratore di Pio XI, condividendone l'avversione per le ideologie totalitarie ma anche il tentativo di trovare un modus vivendi con gli Stati più ostili che garantisse la libertà ai cristiani. È diventato papa alla vigilia di una guerra che avrebbe contato oltre cinquanta milioni di morti, culminata nell'abisso del genocidio degli ebrei perpetrato dai nazisti. Ha regnato negli anni del dopoguerra indicando la via per ricostruire attraverso la democrazia tutto ciò che era stato spazzato via dal conflitto. È stato protagonista delle vicende politiche italiane. Ha proclamato un nuovo dogma mariano, ha scritto documenti dottrinali importantissimi, ha accettato la legittimità del metodo storico-critico per lo studio della Bibbia, ha preso in considerazione l'ipotesi evoluzionista, ha internazionalizzato il collegio cardinalizio e ha canonizzato il maggior numero di donne, più di tutti i suoi predecessori e successori. Pio XII, oggi è ricordato come "il papa dei silenzi", per l'atteggiamento tenuto durante l'Olocausto. Questa biografia, basata su documenti inediti dell'archivio della famiglia Pacelli e sulle testimonianze non ancora pubbliche agli atti della causa di beatificazione, ricostruisce la personalità complessa e articolata dell'uomo chiamato a vestire i panni di Pietro in anni tragici per la storia dell'umanità.

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5 di 5 su 1 recensione

Pastor Angelicus et Defensor civitatisDi F. Antonino-29 ottobre 2010

Il presente volume, scritto da un vaticanista preparato ed apprezzato come Andrea Tornielli, analizza la biografia di Papa Pacelli, ossia di Pio XII, la cui figura, a seguito della sua morte, è stata offuscata da molte dicerie che non hanno, mai, avuto riscontri storici seri. In particolar modo, ciò che i detrattori contestano è il suo silenzio dinanzi all'orrore delle persecuzioni e dei campi di concentramento. Ebbene, il presente testo sottolinea, invece, attraverso documenti veritieri, molti dei quali redatti proprio da comunità ebree, come il Papa Pio XII cercò con tutte le sue forze di proteggere e di nascondere gli ebrei preseguitati presso i diversi istituti religiosi sparsi in tutta Europa, riuscendo a salvare la vita a migliaia di persone. Sul silenzio di Pio XII, bisogna, inoltre, sottolineare, come questo non sia pienamente condivisibile. Infatti, se si rileggono i discorsi che lo stesso Pontefice pronunziò nelle diverse occasioni, ci si accorge come il Pontefice, sia pure senza espliciti riferimenti, abbia condannato tutte le forme di persecuzione a sfondo razziale che avvenivano in Europa. Bisogna, altresì, aggiungere che la Chiesa, precedentemente, sotto il Pontificato di Pio XI, aveva già condannato apertamente il nazismo ed ogni forma di intolleranza religiosa attraverso l'Enciclica Mit brennender sorge, l'unica scritta in tedesco, alla cui stesura ebbe notevole importanza l'allora Card. Pacelli, colui che diventerà Papa Pio XII. In definitiva, il libro, scritto con riscontri tutt'ora verificabili, ci permette di apprezzare le grandi doti diplomatiche ed umane di Pio XII nel guidare la Chiesa in un periodo storico tra i più difficili e tormentati della storia del Novecento. Vorrei concludere il presente commento con la frase di Pio XII, che mi ha emozionato maggiormente e che è stata puntualmente riportata dall'autore, è la seguente:"Tutto è perduto con la guerra , niente è perduto con la pace".