Pietra di pazienza
- Editore:
Einaudi
- Collana:
- Supercoralli
- Traduttore:
- Mélaouah Y.
- Data di Pubblicazione:
- 1 settembre 2009
- EAN:
9788806197094
- ISBN:
8806197096
- Pagine:
- 109
- Formato:
- rilegato
Trama Pietra di pazienza
Una donna veglia un uomo disteso in un letto. L'uomo è privo di conoscenza, ha una pallottola in testa, gli ha sparato qualcuno per un futile motivo. In un paese che assomiglia all'Afghanistan, in un tempo che potrebbe anche essere oggi. La donna parla senza interruzione, come non ha mai fatto prima. Racconta al marito, finalmente presente e muto, molte storie che fanno la loro storia e quella del loro paese. Prima sussurra, poi grida, si adira, ha paura. Piange. E ancora sussurra, piano, dolcemente. Si prende cura dell'uomo e insieme lo rimprovera. Lo rimprovera di aver voluto essere un eroe, di aver preferito le armi e la guerra a sua moglie e alle figlie. Di non avere mai parole per lei. A poco a poco, escono dalla bocca della donna parole proibite, parole ribelli. Una finestra coperta da una tenda con uccelli migratori affaccia sul mondo esterno. Tutto intorno infuria la guerra. In un crescendo serrato la donna inizia a svelare al marito piccole furbizie e grandi colpe. Menzogne necessarie per non essere ripudiata con ignominia. Forse, un limite c'è anche per la sang-e sabur, la pietra di pazienza. Quella pietra che nella mitologia persiana si tiene accanto per confidarle tutto quello che non si può rivelare a nessun altro. Riversando su di lei i propri malesseri, sofferenze, dolori, miserie. La pietra ascolta, assorbe come una spugna, tutte le parole, tutti i segreti finché un bel giorno non esplode. E quel giorno saremo liberati.
Recensioni degli utenti
Pietra di pazienza-15 aprile 2011
Il libro, che si può definire un monologo, scorre veloce verso l'epilogo che ho trovato, però, irreale. Spinge a riflettere su come si faccia di tutto per sopravvivere e su come riusciamo a sentirci in sintonia, con poche delle persone che ci circondano.
Deludente-20 dicembre 2010
Incuriosita dal filone, rappresentato egregiamente da opere come mille splendidi soli, mi sono decisa alla lettura di quest'opera, soprattutto incuriosita dal significato della "pietra di pazienza". Uno spunto interessante e romantico, che però non decolla. Le poche righe dedicate all'affascinante mito della sang- e- sabur possono sostituire la lettura dell'intera opera