«Pietà per la creatura!». La durata umanistica e sacrale nella poesia di Pier Paolo Pasolini di Michela Mastrodonato edito da Cesati

«Pietà per la creatura!». La durata umanistica e sacrale nella poesia di Pier Paolo Pasolini

Editore:

Cesati

Data di Pubblicazione:
16 maggio 2017
EAN:

9788876676307

ISBN:

8876676309

Pagine:
374
Formato:
brossura
Argomento:
Letteratura, storia e critica: poesia e poeti
Acquistabile con la

Descrizione «Pietà per la creatura!». La durata umanistica e sacrale nella poesia di Pier Paolo Pasolini

Pasolini conversa con i classici, come loro brandisce l'arma della poesia, accende un chiarore nelle zone più opache e dolenti dell'esistenza. Pasolini distilla come Petrarca, sogna come Dante, assapora, denuncia, protesta e si commuove come Leopardi, e come i grandi letterati racconta l'ebbrezza e il dolore di essere una «creatura». Il suo canto ha la durata verticale dello studium: un canto umano che resiste all'omologazione, che si dimena per proteggere l'unicità della creatura dalle unghie del Potere che la vorrebbe simile a sé. Per l'umanista Pasolini ogni fragile creatura è intoccabile, sacra, da accarezzare con «pietà». «Egli fu umanista. - diceva di sé - Abbandonò gli studi per girovagare per le periferie: ciononostante gli studi erano in lui». Alludeva alla sua eredità più duratura (che non passa forse per l'indomita militanza antiautoritaria, non per l'ostentata omosessualità, e neanche per lo scandalo del corpo esposto, esiliato, umiliato...). Alludeva all'eredità delle sue parole pietose, dello sguardo umanistico e selvaggio con cui Pier Paolo ha amato la realtà «caso per caso, creatura per creatura».

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