Una piccola storia ignobile di Alessandro Perissinotto edito da Rizzoli
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Una piccola storia ignobile

Editore:

Rizzoli

Data di Pubblicazione:
4 aprile 2007
EAN:

9788817016292

ISBN:

8817016292

Pagine:
246
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Una piccola storia ignobile

Romanzo vincitore della terza edizione del Premio Camaiore di Letteratura gialla. Anna Pavesi è una psicologa, tira avanti con qualche consulenza per una cooperativa. Un giorno si presenta da lei Benedetta Vitali, manager rampante della Milano bene, tormentata dal senso di colpa nei confronti di una sorellastra, Patrizia, da sempre abbandonata al suo destino e appena morta, travolta da un'auto pirata. Quello che Benedetta chiede ad Anna è di aiutarla a ricostruire nel ricordo l'immagine della sorellastra, dato che persino la salma è scomparsa. Intrecciando il tessuto della buona società con le trame dell'emarginazione e dell'abbandono, l'autore si spinge fino al cuore nero della vicenda, dove si annida la banalità del male, dimostrando che spesso, dietro il disegno oscuro dell'omicidio, non c'è l'estetica perversa del serial killer, ma solo la brutale normalità di una piccola storia ignobile.

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3 di 5 su 5 recensioni

Una piccola storia ignobileDi a. pietro-4 agosto 2011

Considerate le mie ultime pessime esperienze con i giallisti italiani, qui siamo una spanna sopra la media. La scrittura è scorrevole, mi ha fatto appassionare alla vita di Anna Pavesi, psicologa disoccupata che per caso si trova a fare il detective. Inserita a forza nella ricerca di un cadavere sparito, per poi a poco a poco anche in modo ingenuo da non investigatrice, trovare cosa si cela dietro tutto questo velo. Passando di paure in delusioni, di gioie in momenti di serenità, per sbando lare la matassa di una piccola storia ignobile. Ma qui non c'entra la gucciniana memoria, se non perché la storia è piccola e coinvolge la gente normale di quei paesi dell'ate milanese (Lambrate, Vimercate, Novedrate, e via dicendo) . Passando per alcune descrizioni di Bergamo che mi fanno domandare se forse non vada la pena di vederla, anche questa strana città del mio amico Federico. Alla fine forse la storia in sé si regge poco, anzi risulta un po' scontata, ma la psicologa mi piace, mi piace la sua gatta, ed il suo ritrovarsi con uomini a condividere brandelli di felicità. In fondo sempre lì si finisce. Siamo soli, e forse va bene così. Ma è bello riuscire a condividere alcuni momenti della propria vita. Così come diceva il mio amato Maalouf, per fare dei tratti di strada in comune. Non si sa da dove si viene né dove si va. Ma lì (o qui) è bello stare. Anche se può riaprire antiche ferite. Come il far di nuovo l'amore con una persona che ci si è lasciata alle spalle, capendo che in quel momento si può stare bene. Ma capendo anche che è proprio alle spalle, che non farà più parte del nostro progetto. E se ci si è lasciati, non è stato un capriccio, ma una conseguenza del nostro essere. Mi sa che devo trovarne altri di libri di Perissinotto. "ti trovi in una situazione che sembra per forza portare al sesso. Sei lontano da casa e nasce una complicità, un desiderio reciproco al quale non puoi resistere; anche se lo sai che il giorno dopo non rimarrà più nulla. Anzi, lo fai proprio perché sei sicuro che non resteranno strascichi. "

Una piccola storia ignobileDi S. Miriam-24 dicembre 2010

Noir italiano piacevole e ben scritto, anche se la storia della psicologa che si improvvisa detective forse è un po' inverosimile. Il finale lascia in sospeso quale sarà la sorte dell'assassino...

ConsigliatoDi B. Fertile-17 dicembre 2010

Secondo il clichè del noir italiano classico, il romanzo non è troppo lontano dalla nostra realtà, nè mostra scene di violenza; niente orrendi delitti, quindi, ma la giusta dose di suspence che rende piacevolmente curiosa la lettura, e si gusta in fondo al palato, come i piatti da "gourmet". La ricerca di una donna morta in un incidente stradale, di cui è scomparso il corpo, è anche un pretesto per raccontare altre storie. La prima è quella di Anna Pavesi: un matrimonio fallito, una storia di sesso con un uomo sposato, vecchie ruggini con la madre. Le altre: storie di dolori, di persone, di amori, di incontri, di ricordi. In sordina, la storia gialla. E intorno a tutto questo, lo scenario di una splendida Bergamo, che invita a visitarla chi ancora non la conoscesse.

ben strutturato e ben scrittoDi l. loretta-20 ottobre 2010

Abito a Bergamo e le descrizioni di Città alta mi hanno fatto sentire più partecipe alla storia. Mi sembrava di vagare per i vicoli con la protagonista e di sentire i rintocchi del campanile prima di un pranzo con la signora Ghislandi. Ho condiviso le descrizioni di questa realtà votata al lavoro, lavoro, lavoro... che vede in questo la propria realizzazione personale. I simboli del prestigio, la macchina, i soldi, la fabbrichetta... Un giallo ben strutturato, con una bella analisi psicologica della protagonista, una lettura avvincente.

pregevole!Di S. Miriam-23 settembre 2010

Un noir italiano ben scritto e tutto sommato piacevole anche se la storia forse è un po' inverosimile (più che altro lo è la psicologa che si improvvisa detective). Piccolo neo: ma l'assassino alla fine verrà arrestato o riuscirà a farla franca?