Trama La piccola dea
Un sognatore, un perdigiorno, un uomo incatenato a una perenne adolescenza si trascina per Roma, senza orologio e senza meta. Sono vent'anni che scrive un libro, "un libro che per me è come un figlio, un pargolo bisognoso di cure e di protezione". Finalmente si è deciso a spedire le prime trenta pagine al Sublime Editore, colui che ha avuto l'onore di stampare Rilke, Hesse e Robert Walser, i suoi idoli. "Se non mi pubblicate, io mi ammazzo", dichiara minaccioso al telefono. In attesa della risposta, continuerà a vagare per le strade di Roma, a prendere appunti, a spalancare gli occhi davanti al mondo meraviglioso e tremendo.
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La piccola dea-10 agosto 2011
Storia sognante, quella di un uomo che perde la sua esistenza nel tentativo sempre incompiuto di scrivere un libro, finalmente si è deciso a spedire le prime trenta pagine al Sublime Editore, colui che ha avuto l'onore di stampare Rilke, Hesse e Robert Walser, i suoi idoli. In attesa della risposta, continuerà a vagare per le strade di Roma, a prendere appunti, a spalancare gli occhi davanti al mondo meraviglioso e tremendo. Citato come opera di una vita, continuamente aggiustata, rimaneggiata, senza una vera struttura di romanzoraccontopoesiabiografia, debbo dire che non mi è piaciuto tanto. Scorrevole la prima parte biografica con spunti. Non sono entrato in sintonia con le poesie. Alcuni (pochi) elementi nei racconti. Ma alla fine ne sono uscito dicendomi: ho aperto uno spiraglio di porta sulla vita di Varese, ma ne valeva la pena? "hai voluto sapere, perciò non lamentarti nessuno ti può aiutare. Sei solo. Auguri".