Persiani-Sette contro Tebe-Supplici di Eschilo edito da Rizzoli

Persiani-Sette contro Tebe-Supplici

Editore:

Rizzoli

Edizione:
1
Data di Pubblicazione:
12 Febbraio 1987
EAN:

9788817166065

ISBN:

8817166065

Pagine:
320
18 app bonus cultura per i nati nel 2005libro acquistabile con carta del docente
Acquistabile con il Bonus 18app o la Carta del docente

Descrizione Persiani-Sette contro Tebe-Supplici

Leggere Eschilo significa risalire alle radici del teatro occidentale e delle concezioni etiche che sono alla base della nostra morale. Il tema che lega i drammi qui presentati è la guerra, nei suoi aspetti più drammatici. I "Persiani", la più antica tragedia rimasta e l'unica che tratti di eventi contemporanei, racconta l'epica vittoria dei Greci sull'invasore persiano. E, con geniale intuizione teatrale, i protagonisti sono non i vincitori ma proprio i Persiani sconfitti. Nei "Sette contro Tebe", l'ultimo atto della saga di Edipo, la guerra assume la forma più cruenta, cioè la guerra civile. Le "Supplici" invece mettono in scena un tema quanto mai attuale: il diritto d'asilo e la protezione dello straniero, in difesa del quale un'intera città è disposta ad affrontare la guerra. Franco Ferrari analizza nell'introduzione l'aspetto visivo e scenografico del teatro di Eschilo ponendo l'accento sui suoi significati drammatici.

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 9.02€ 9.50
Risparmi:€ 0.48(5%)
Disponibilità immediata
servizio Prenota Ritiri su libro Persiani-Sette contro Tebe-Supplici
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
4 di 5 su 1 recensione

L'evoluzione dell'eroeDi f. claudio-6 Luglio 2010

L'Eteocle di Eschilo è un evidente scarto dalla norma dell'eroe antico, immorale e individualista. Prendiamo l'Achille di Omero o la sua versione cannibale in Pindaro (basato su fonti precedenti ad Omero), siamo in presenza di un eroe privo di una dimensione collettiva, il quale agisce solo ed esclusivamente per la sua gloria e dimensione individuale. Non ci sono Eroi, precedenti a questa opera, che sfuggono a tali caratteristiche, persino il saggio Ulisse che per soddisfare la sete di conoscenza porta al macero i suoi compagni o il "buono" Ettore che difronte al dramma di Andromaca non riesce a provare empatia per lei bensì preoccupazione per la sua gloria e il rischio che corre quest'ultima qualora sua moglie venisse catturata. La tragedia di Eschilo comincia così: Cittadini di Cadmo: deve dire quel che la situazione esige chi governa il timone di una città, seguendo la rotta del bene comune, senza mai chiudere le palpebre nel sonno. Se riusciremo a salvarci, il merito sarà di un dio. Ma se invece (ed io prego che non accadrà) avremmo in sorte la sventura, un solo nome, Eteocle, sarà invocato a gran voce dalla città tutta in uno scrosciare di canti e di lamenti" E' lui stesso che si fa carico delle responsabilità della battaglia e del fato, decide di affrontare il fratello Polinice per ucciderlo e uccidersi. Essi discendono da Edipo e in loro vive la sua maledizione, Eteocle decide di estirpare le radici affinchè essa sparisca per sempre e riporti giustizia nella città.