Pericle. L'inventore della democrazia di Claude Mossé edito da Laterza

Pericle. L'inventore della democrazia

Editore:

Laterza

Traduttore:
Gregori B.
Data di Pubblicazione:
16 novembre 2006
EAN:

9788842076988

ISBN:

8842076988

Formato:
rilegato
Acquistabile con la

Descrizione Pericle. L'inventore della democrazia

Il nostro sistema politico non si propone di imitare le leggi di altri popoli: noi non copiamo nessuno, piuttosto siamo noi a costituire un modello per gli altri. Si chiama democrazia, poiché nell'amministrare si qualifica non rispetto ai pochi, ma alla maggioranza. Sono pochi gli uomini che hanno dato il proprio nome a un momento della Storia. Pericle, gigantesca figura consegnata da Plutarco ai posteri come inventore della democrazia ateniese il modello di governo che avrebbe plasmato il mondo occidentale -, è tra questi. Per comprendere come e perché gli siano stati attribuiti un ruolo e un'importanza tanto fuori dall'ordinario, Claude Mossé ricostruisce vita e battaglie di Pericle, ritraendole nel quadro complesso di una giovane città emergente nel momento in cui stava rapidamente raggiungendo l'apice del proprio splendore e della propria potenza.

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3 di 5 su 1 recensione

Come si giudica un politico?Di D. Giuseppe-26 settembre 2010

Alla fine, tutto considerato, il giudizio di Socrate-Platone rimane quello più azzeccato. Certo, l'autore si sforza di dimostrare come il principio democratico del governo del popolo (e della mistoforia=retribuzione delle cariche pubbliche) sia stato portato a compimento, sostenuto e difeso proprio dal nostro. Certo, l'autore si sforza di far notare come il periodo di Pericle sia di splendore di Atene. Ma leggendio tra le righe non possiamo non accorgerci di come questo sia stato possibile grazie alle ricchezze che Atene (e Pericle per primo) gestiva con il tesoro della lega Attica, che ormai aveva perso qualunque scopo difensivo per diventare lo specchio dell'imperialismo ateniese (dando ragione alle lamentele dei Megaresi). Forse fu proprio questa democrazia (interna) imperialista (con le altre Polis) ad accelerare lo scontro con Sparta e la decadenza di Atene. L'autore sostiene che si trattò di democrazia radicale: con un ardito salto spazio-temporale potrebbe ricordarci la democrazia degli USA. Ma comunque se i cittadini di Atene dopo Pericle non sono diventati migliori, egli è stato un cattivo politico. Il libro è ben scritto, anche se le argomentazioni sembrano più fondate sull'opinione, derivante dall'analisi di testi, che non su un lavoro scientifico di analisi (soprattutto carente appare quella dei reperti archeologici).