Il perdono responsabile. Perché il carcere non serve a nulla

Il perdono responsabile è un saggio di Gherardo Colombo, l’ex magistrato che è divenuto celebre per aver preso parte ad importanti inchieste italiane quali la loggia P2 e Mani Pulite. Il magistrato, in questo volume, cerca di evidenziare i motivi per cui, in alcuni casi, il carcere risulta non essere la soluzione più adeguata nella gestione dei comportamenti criminali. E’ un dato di fatto che, in numerosi casi, chi viene giudicato colpevole e condannato a scontare un periodo di detenzione all’interno dei penitenziari, poi, una volta libero, torna a compiere atti delinquenziali. Il carcere dovrebbe essere una struttura riabilitativa finalizzata alla correzione dei comportamenti criminosi, come sancito dalla Costituzione. Oggi, invece, le carceri sono popolate da individui che vengono solamente privati delle proprie libertà e dei propri diritti. Il sistema giudiziario italiano si basa sulla repressione e il carcere, a causa del sovraffollamento e della violenza fisica e psicologica, diviene un’esperienza la cui drammaticità è comprensibile solo da chi l’ha vissuta. Questi fattori determinano lo sviluppo di una cultura che previene la riabilitazione sociale ed incoraggia la continuazione delle attività delinquenziali. Chi resta vittima dei crimini, ottiene una semplice vendetta che non costituisce di per sé una reale riparazione ai danni subiti. Vi sono altre strade che, coinvolgendo vittime e condannati, sono in grado di condurre alla responsabilizzazione delle proprie azioni. Gherardo Colombo, con Il perdono responsabile, cerca di individuare nuovi concetti e nuove pratiche di giustizia in grado di procurare una vera riabilitazione, con l’obiettivo di rinnovare il tessuto sociale.