Trama Perdersi
Alice ha lavorato sodo per raggiungere i suoi obiettivi e ora, a quasi cinquant'anni, sente di avercela finalmente fatta. Dopo anni di studio, di notti a base di caffè e libri di psicologia, ha coronato il suo sogno, è una scienziata di grido, insegna ad Harvard e viene chiamata dalle più prestigiose università per tenere conferenze. E poi c'è il suo più grande orgoglio, la famiglia: il marito John, un brillante esperto di chimica, che non riesce a trovare gli occhiali neppure quando li indossa, e i loro figli, Anna, Tom e Lydia, tutti e tre realizzati, anche se ognuno a modo suo. All'improvviso, però, tutto cambia. All'inizio sono solo piccole dimenticanze: una parola sulla punta della lingua che non riesce a ricordare, gli orari delle lezioni, il numero di uova nella ricetta del pudding natalizio, quello che prepara da più di vent'anni. E poi un giorno, dopo il giro di jogging quotidiano, Alice si ritrova in una piazza che è sicura di conoscere ma che non sa dove si trovi. Si è persa, a pochi metri da casa. Qui comincia il suo viaggio tra le corsie d'ospedale, a caccia del male che sta cancellando i suoi ricordi. Quando le viene diagnosticato l'Alzheimer precoce, tutto ciò in cui Alice ha sempre creduto pare sgretolarsi, il mondo intorno a lei sembra sfuggirle ogni giorno di più.
Recensioni degli utenti
Combattere per ricordare-8 giugno 2012
Ho scelto questo libro perchè attratta dalla copertina, ma mai scelta fu più azzeccata. Una storia così incredibile, ma tristemente reale. Una donna ancora nel pieno della vita, scopre di soffrire di Halzimer presenile. Tutto nella sua vita cambierà: il lavoro, gli affetti, le abitudini dovranno necessariamente cambiare, per far trovare ad Alice la vita in un modo che non riconosce più.
Perdersi-28 settembre 2011
Più che un romanzo, potrebbe essere letto tranquillamente come una storia vera, narrando purtroppo come cambia la vita quando ci si ammala di Alzheimer. Tutto ciò viene descritto in modo semplice e commonvente ma non per questo non efficace o documentato. Ho molto apprezzato anche lo stile, asciutto e ponderato, senza voler necessariamente amplificare il dramma che questa malattia già di per sè porta.
Perdersi-5 febbraio 2011
Un libro da una copertina così leggiadra, così delicata che ti aspetteresti una storia altrettanto leggera e dolce. E forse questa storia avrà anche la sua dolcezza, ma porta con sé una gran dose di tristezza e di difficoltà. Parlare di Alzheimer non è facile, leggerne neanche e viverlo, come la protagonista della storia, è davvero terribile. Eppure ci si trova a tremare e a fare il tifo per Alice, quasi a sperare che possa prima o poi guarire davvero.
Perdersi tra le pagine...-31 gennaio 2011
Come si fa a non apprezzare una lettura di questo genere? Finalmente un argomento importante come quello dell'Alzheimer e, sopratutto, quello presenile viene trattato dalla Genova in una maniera sorprendentemente capace di farci fermare a riflettere. Per un momento diventiamo tutti Alice e ci perdiamo nella sua esperienza così viva ma così fragile!
è una pausa di riflessione...-3 ottobre 2010
Davvero, profondamente triste...è la tristezza che deriva della consapevolezza che purtroppo non è una storia inventata, ma è la vera storia di una malattia che affligge tanta, tantissima gente. Da leggere per capire che tutto quello che abbiamo può non essere per sempre. Ci sono tratti in cui avrei voluto piangere. Lo consiglio a tutti.