Perché siamo infelici edito da Einaudi

Perché siamo infelici

a cura di

P. Crepet

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
1 giugno 2010
EAN:

9788806202712

ISBN:

8806202715

Pagine:
184
Formato:
brossura
Argomento:
Psicologia fisiologica e neuropsicologia, biopsicologia
Acquistabile con la

Descrizione Perché siamo infelici

Le abbiamo dato nel corso dei secoli i nomi più diversi: malinconia, depressione, angoscia, pena, tristezza... Abbiamo tentato di esorcizzarla, di conviverci, di narcotizzarla, di addomesticarla o di farne una malattia da curare. Alcuni sono riusciti a farne la compagna di una vita, altri sono usciti sconfitti nel tentativo di negarla, altri ancora sono in cerca di consolazione. L'infelicità abita da sempre nel cuore dell'essere umano. La sua cura è stata affidata nei secoli alla religione, alla famiglia, ai manicomi, all'arte. Mai però come in questi anni la farmacologia è stata cosi invadente nel tentativo di appropriarsene per neutralizzarla. E il concetto di infelicità si è allargato a dismisura al punto da farci sentire come patologica ogni lacuna nelle nostre prestazioni. Ma siamo certi che l'infelicità sia una malattia? In questo libro non ci sono né ricette né rimedi. Ma un tentativo di rimettere la parola e l'ascolto al centro del discorso. E di restituire dignità a una condizione umana.

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Recensioni degli utenti

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2 di 5 su 1 recensione

DifficileDi a. silvio-8 settembre 2010

Questo libro contiene interventi di psicologi e scienziati, che non si interrogano (come erroneamente si potrebbe pensare immaginando un punto interrogativo al termine del titolo) ma tentano di spiegarci i motivi sia psicologici sia fisiologici dell'esistenza di uno stato di infelicità, che tenderei a definire atavica, che caratterizza il genere umano praticamente nella sua interezza, e che per certi versi lo distingue dagli altri animali. Trovo che sia obiettivamente difficile, non per tutti. Non che richieda preparazione specifica, perchè anzi vuole essere divulgativo, ma richiede una certa capacità di astrazione, e lo sconsiglio a chi è facilmente incline a farsi pervadere dalla noia (e questo meriterebbe un altro libro!) durante la lettura.