Perché i pesci non affoghino di Amy Tan edito da Feltrinelli

Perché i pesci non affoghino

Editore:

Feltrinelli

Traduttore:
Noulian L.
Data di Pubblicazione:
13 giugno 2008
EAN:

9788807720468

ISBN:

8807720469

Pagine:
433
Formato:
brossura
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Trama Perché i pesci non affoghino

Si può continuare a essere vivi anche da morti? Evidentemente sì, dato che questo è successo a lei. Bibi Chen, un'antiquaria di origini cinesi, è morta a San Francisco in circostanze misteriose. Bibi ricorda tutto, ma non il proprio decesso, sul quale indaga la polizia. Bibi vede tutto, compreso il proprio funerale e gli amici affranti, fra cui i dodici che avrebbe dovuto guidare in un viaggio culturale in Cina e Birmania da lei stessa organizzato. Bibi sente tutto, a tratti anche i pensieri altrui. Sono "i doni del Buddha", quasi una compensazione della fisicità perduta. I dodici amici decidono di partire ugualmente e Bibi li accompagna, aleggiando sui loro passi, a loro insaputa, proteggendoli come può. Costretti a lasciare la Cina prima del previsto per i guai provocati dalla loro ignoranza di turisti occidentali privi di una guida adeguata, arrivano in Birmania e, la mattina di Natale, si verifica un altro evento strano e inquietante: undici dei dodici viaggiatori s'imbarcano per una gita sul Lago Inle e spariscono. Mescolando con abile ironia la dimensione metafisica di un io narrante post-mortem al realismo quanto mai attuale del sequestro dei turisti, alle storie personali dei protagonisti - il playboy onesto, l'ingenua attivista dei diritti umani, l'ipocondriaca - Amy Tan tesse un romanzo che, sotto l'apparente bonomia, non risparmia nessuno: né l'autoritarismo dei regimi illiberali né l'individualismo narcisistico del nostro mondo.

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Recensioni degli utenti

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2 di 5 su 2 recensioni

AltalenanteDi S. LUIGI-14 marzo 2012

Il meno bello dell'autrice; proprio quello che abbandona l'esplorazione della cultura cinese e la sua difficile integrazione con quella occidentale. I vari personaggi risultano stupidi e superficiali, e questo spirito che narra molto spesso diventa semplicemente la voce dell'autore, invece che di uno che è li che vede in prima persona le vicende e sente i pensiero dei protagonisti. Nel complesso risulta poco coerente, tanto favoletta che tenta di passare per storia vera ma non ci riesce.

Autrice in caloDi t. marco-28 ottobre 2010

Un po' deludente se considerato nella schiera delle altre opere dell'autrice. Se non si e' letto altro si ritrovano gli spunti di base. Resta comunque un libro apprezzabile.