La paura della verità. Esperienza di Vilon alla ricerca di Dio

Dopo tredici anni Vilon, pseudonimo dell’autore, ripropone i suggestivi dialoghi intrapresi nell’arco di una vita con l’Entità “D”, che assume dall’inizio il nome di Raffaele C. Ma il grande “Commediografo”, dopo secoli, – contattando prima le americane sorelle Fox, il francese Allan Kardec e poi il torinese Gustavo Adolfo Rol – aveva già stabilito di palesarsi all’autore attuando, dal 1978, vari fenomeni Metafisici e Metapsicocinetici in modo da consentirgli di declarare un «D’Io Energetico» che è in noi. La paura della verità, edizione accresciuta e corretta de Da Millenni le anime ci guardano non è un romanzo ma il frutto di un’esperienza vissuta, un percorso affannoso che si pone l’obiettivo di far luce su verità scomode e oscure, tentando di dare un senso all’essenza di Dio e dell’uomo. Solo ripiegando su se stesso, ritiene il Luongo, l’individuo riuscirà a penetrare il suo essere più profondo e l’obliata saggezza che risiede esclusivamente nel vero rapporto di Fede con Dio. «Un libro» come aveva osservato Riccardo Pazzaglia «pieno di spiritualità