Pasolini e la televisione
- Editore:
Marsilio
- Collana:
- Pasolini. Ricerche
- Data di Pubblicazione:
- 8 giugno 2011
- EAN:
9788831709705
- ISBN:
8831709704
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Singoli registi e produttori
Descrizione Pasolini e la televisione
Un dibattito a più voci e secondo diversi approcci disciplinari, per una ricognizione a vasto raggio sul rapporto tra Pasolini e la televisione, nel quadro di un pensiero fortemente critico verso la modernità, ma anche mosso e in forte evoluzione interna, dagli anni Cinquanta al periodo 'corsaro' e in alternanza tra condanna radicale del medium di massa e proposte per una televisione alternativa. Un panorama sfaccettato di riflessioni, in cui è implicato anche il rimando alla televisione in sé, di allora e di oggi, e alle mutazioni da essa indotte nel telespettatore e nei suoi codici antropologici, valoriali e linguistici. I contributi, frutto di un convegno nazionale promosso nel novembre 2009 dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia e dalla Associazione Fondo Pier Paolo Pasolini della Cineteca di Bologna, sono completati dai commenti e dalle testimonianze di quanti, a vario titolo, hanno condiviso allora o indagano ora l'eretica intelligenza pasoliniana, gentile e implacabile, a contrasto con la deriva moderna dello sviluppo senza progresso e con la televisione che di quel processo, irreversibile, appare uno dei principali strumenti.
Recensioni degli utenti
Intuizioni geniali -19 gennaio 2012
Il libro è, di fatto, costituito dagli atti di uno dei convegni che si tengono annualmente presso il centro studi intitolato a Pier Paolo Pasolini. I vari relatori esaminano, da differenti punti di vista, il sofferto e contraddittorio rapporto di Pasolini con quello che all'epoca si presentava come il mezzo di propaganda e diffusione della cultura di massa più imponente. Sbalorditivo come Pasolini, riletto oggi, abbia intuito alcuni dei potenziali più diseducativi ed anti-sociali del mezzo televisivo, tuttavia sbagliando anche completamente l'analisi su altri punti. A mio avviso il testo pecca di una ripetitività eccessiva, perdonabile se si pensa che sono atti di un convegno e non un'opera letteraria. Consigliato ai veri appassionati del grande intellettuale.