Parole e immagini dal manicomio. Studi e materiali dalle cartelle cliniche tra Otto e Novecento

Esprimere il proprio disagio e la propria paura attraverso un disegno, un ritratto o una poesia. Parole e immagini dal manicomio. Studi e materiali dalle cartelle cliniche tra Otto e Novecento è un libro curato da R. Panettoni in cui vengono raccolte queste bellissime forme espressive ritrovate negli archivi dell’ex manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia. I curatori si interrogano però su questi disegni e questi scritti, analizzandoli e chiedendosi se sono frutto di un lavoro spontaneo o di un’induzione da parte degli psichiatri sui pazienti, considerando questa una terapia. Con tali domande si apre il secondo volume dedicato alla raccolta dei materiali del manicomio, ricco di saggi e di considerazioni sulla complessità della malattia mentale e sulle cure finora trovate per tentare di risolverla o di arginarla. Nei manicomi, strutture per fortuna ormai inesistenti o comunque trasformate in accoglienti case di cure, si sperimentavano le varie forme di studio sui malati di mente. Una di queste può essere stata proprio quella qui raccolta, ovvero la volontà di far racchiudere al paziente il suo pensiero in una forma scritta o disegnata per meglio interpretarla e poi definirla e delimitarla. I saggi filosofici, letterari e storici sull’argomento sono qui riuniti per un interessante assemblaggio sull’argomento, di sicura attrattiva per chi studia la malattia mentale e l’evolversi delle cure negli ultimi duecento anni, ma anche per chi verso l’argomento nutre un interesse più strettamente letterario. Tanti sono stati i poeti e i letterati tra Ottocento e Novecento che sono stati colpiti da questa forma di malessere psichico oppure ne sono stati attratti nel corso della loro produzione letteraria. “Memorie di un medico operato di cataratta” dello psichiatra parigino de Clérambault è una di queste preziose perle dedicate all’argomento e riportate per la prima volta in lingua italiana. Parole e immagini dal manicomio si trasforma così non solo in uno spaccato di una condizione psicologica, ma anche di un’epoca intera a confronto con la malattia e con la medicina.