Parlare senza parole. Logos e Tao
- Editore:
Laterza
- Collana:
- Sagittari Laterza
- Traduttore:
- De Michele A., Piccioli Fioroni B.
- Data di Pubblicazione:
- 19 giugno 2008
- EAN:
9788842083061
- ISBN:
8842083062
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Filosofia orientale e indiana
Descrizione Parlare senza parole. Logos e Tao
I greci ci hanno tramandato una cosa che non può essere completamente detta se non nella loro lingua: logos. Significa allo stesso tempo parola, argomentazione, giudizio, ordine e, in ultima analisi, logica. Attorno a questa articolazione si è cristallizzata quella che da allora chiamiamo la Ragione (occidentale). E con altrettanta evidenza si è fissato in noi il principio che fa coincidere l'atto del parlare con il dire e il dire con il dire qualcosa. Tutto il destino della parola si gioca a partire da questo elemento: la parola deve sempre mantenere una corrispondenza uno a uno con un concetto. «Chiediamoci: quali risorse della parola si sono perse, disdegnate o lasciate incolte? Quali riserve, quali giacimenti rinvenibili in altre culture abbiamo negligentemente lasciati inesplorati?»
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Recensioni degli utenti
La distanza fra Oriente e Occidente -23 maggio 2012
Jullien apre un varco tra due mondi così differenti da darci in modo efficace il senso di straniamento tipico dello stare a margine fra due universi relativamente distanti. Due mondi che sono anche due etiche e due modi di dare significato alle cose. Questo saggio è un viaggio alla fondamenta del concetto di parola, dialettica ed espressione, che ci dona un relativismo che nessuno in Occidente aveva davvero mai creduto possibile rispetto al bisogno dell'esprimersi, così come lo intuiamo oggi. E' il libro più interessante che abbia letto fino ad adesso sulla distanza fra Oriente e Occidente.
Tra oriente e occidente-9 marzo 2012
Partendo dal concetto di logos in Aristotele, Jullien documenta e racconta la differenza tra la parola in Occidente e in Oriente. Questo libro è un viaggio alla base del concetto di parola, linguaggio ed espressione, che ci regala un relativismo che nessuno in Occidente aveva davvero mai pensato possibile rispetto al senso dell'esprimersi, così come lo intendiamo. E' il libro più efficace che abbia letto finora sulla distanza fra Oriente e Occidente e come proprio in questa distanza si nasconda una grande ricchezza. Una lettura impegnativa (Jullien introduce diversi neologismi e "gioca" con la lingua francese nella scelta dei termini, cosa che deve aver reso complesso il lavoro dei traduttori) ma coinvolgente, di grande aiuto a chi sia interessato a comprendere il pensiero taoista.