Il paradosso del poliziotto. Dialogo

In un dialogo a due, Carofiglio mette in atto una disamina delle tecniche poliziesche durante gli interrogatori servendosi della voce di un investigatore a suo giudizio raffinato. Peccato che un elenco di cose scontate, note a qualunque lettore di gialli o spettatore di telefilm gialli, venga spacciata per un particolare testo sull'universalità delle fascinazioni criminali e sui rapporti di forza. Intellettualismo di basso profilo, della più insignificate maniera.

E' un libretto di poche pagine, si legge in un fiato, ma è scritto così bene, che con piacere l'ho riletto più volte, forse perchè come tutte le novelle o i racconti è come se contenesse l'estratto di un romanzo. La scrittura è essenziale e colta allo stesso tempo, lascia vagare l'immaginazione, a metà strada tra Pirandello e Platone, ti insegna cosa è un interrogatorio.

interessante questa intervista, anche se sono solo 30 pagine, nella descrizione dell'intervistato si possonoriconoscere i tratti salienti dell'ispettore Tancredi.

Interessante dialogo con un poliziotto che assume i toni dell'intervista, facendo emergere i pregi, i trucchi, ma soprattutto i difetti del mestiere. Forse un po' caro per un opuscolo!