Paradisi perduti. Paesaggi rinascimentali dell'utopia
- Editore:
Liguori
- Collana:
- Nuovo Medioevo
- Data di Pubblicazione:
- 1 gennaio 2009
- EAN:
9788820744489
- ISBN:
8820744481
- Pagine:
- 75
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Letteratura, storia e critica: letteratura antica, classica e medievale, Letteratura, storia e critica: letteratura dal 1500 al 1800
Descrizione Paradisi perduti. Paesaggi rinascimentali dell'utopia
Dalla Fabula di Poliziano all'Aminta di Tasso il teatro del Rinascimento ha proiettato fuori dalle corti e dalle città l'utopia di una felicità primitiva. Ma il primo scenario pastorale si chiude con la tragedia di Orfeo e Euridice, sempre compianta ma anche censurata. A questo sacrificio Borsellino restituisce il suo significato autentico, 'scandaloso' e perciò rimosso; alla numinosità di Pan restituisce il suo potere vitale, pervasivo e anche inquietante. Da una pulsione panica nasce l'Eden contadino di Ruzzante, ma anche l'erotismo dell'Aminta con la sua legge - S'ei piace, ei lice - prima moralizzata poi adottata da un libertinismo propagandato e praticato. Sono molti i 'paesaggi dell'utopia' pastorale e rurale. Quello evocato da Tasso è audace e malinconico: commemora la fine di un'illusione. Eppure ancora ispira nostalgie di paradisi perduti.