Le paludi di Hesperia di Valerio Massimo Manfredi edito da Mondadori
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Le paludi di Hesperia

Editore:

Mondadori

Data di Pubblicazione:
22 Novembre 2016
EAN:

9788804671190

ISBN:

880467119X

Pagine:
333
Formato:
brossura
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Trama Le paludi di Hesperia

401 a.C.: spossata da trent'anni di guerra tra Atene e Sparta, la Grecia è in ginocchio. Nel momento di più profonda crisi, il comandante Clearco arruola un esercito di mercenari greci: l'armata dei "Diecimila". Quale sia la sua missione non è chiaro. Si sa che dovrà addentrarsi in territori misteriosi e ostili, nel cuore dell'impero persiano; e si sa che è al soldo del principe Ciro, fratello del Gran Re Artaserse. A raccontare la grande epopea dell'Anabasi di Senofonte - resoconto dell'incredibile marcia di quell'esercito di ritorno dall'odierno Iraq attraverso l'Armenia fino al Mar Nero - è una donna, Abira, una ragazza che abbandona il suo polveroso villaggio per seguire Xeno, il guerriero a cavallo che un giorno le è apparso con una promessa d'amore e di avventura nello sguardo. E il suo racconto grandioso mostrerà tutta la fierezza di diecimila indomiti guerrieri addestrati a superare qualsiasi prova e insieme il coraggio e la dolcezza di una donna innamorata, capace di sopportare qualunque sacrificio.

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3 di 5 su 11 recensioni

Le paludi di hesperiaDi m. sercis-17 Aprile 2012

Da grandissimo amante di Omero, questa trama non poteva fare a meno di intrigarmi, ma a mio modestissimo parere nonostante una buona idea di base, Manfredi questa volta non è riuscito a sviluppare il suo romanzo in modo da risultare coinvolgente. Troppo spezzettato, non l'ho amato forse perchè mi aspettavo un pò di più, sia perchè a storia lo permetteva, sia perchè da estimatore di Manfredi da lui mi aspetto ogni volta un capolavoro nel genere!

Le paludi di HesperiaDi l. tonino-5 Marzo 2012

L'idea di base delle Paludi di Hesperia è ottima. Valerio Massimo Manfredi prende spunto dai poemi omerici per narrare le gesta degli eroi greci sotto un'ottica meno... Eroica. Il romanzo però scorre un po' troppo lentamente e vuole narrare di tantissimi personaggi risultando così anche un po' confuso. Peccato.

Le paludi di hesperiaDi m. serena-16 Gennaio 2012

L'idea è affascianante, brillante e anche ben sviluppata. Credo che chi ami l'epica lo dovrebbe leggere assolutamente, solo che è un romanzo, ma i personaggi non sono ben descritti, cosa in cui di solito Manfredi riesce benissimo, in questo caso invece non coinvolgono nonostante le storie straordinarie che ci vengono raccontate. Da Diomede a Enea, ma anche Ulisse e Menelao... Ben scritto ma poco intenso, peccato!

La fine delle leggendeDi V. Francesco-7 Settembre 2011

Manfredi, con il suo solito incedere tra lo storico e il romanzato, ci narra in questo libro del tempo in cui scomparvero i grandi eori omerici. Uno in particolare, Diomede, viene seguito nel suo peregrinare attraverso lande sconosciute, in cui la sua aurea leggendaria lo abbandona, in cui non c'è più nulla di mitico.

AffascinanteDi R. Francesco-1 Settembre 2011

Una storia leggendaria sulle peripezie di Diomede dopo la caduta di Toia e la fuga dala Grecia e il suo arrivo in Italia. Il libro parla del viaggio di Diomede in Italia e del confronto a distanza con Enea, sbarcato anch'esso in Italia. Da questo libro ho tratto il titolo di un mio disegno, chiamandolo appunto Hesperia (l'occidende per i greci).

Le Paludi di HesperiaDi v. Federico-4 Agosto 2011

Scritto parecchio tempo fa, negli anni '70, si lascial eggere anche da un lettore moderno, certo, anche se anche se qualcosa già si intoppa. Forse la voglia di dire tanto e di affrontare grandi temi, quando il meglio (per me) era nell'affrontare la storia dall'ottica del piccolo uomo che comunque partecipa alle cose. Qui l'idea di base è anche carina: partire dalla fine della Guerra di Troia, e seguire, in parallelo, le vicende dei principi Achei e le loro sventure nel ritorno a casa. Dalla morte di Agamennone, al rifugiarsi di Menelao in Egitto, alla lotta mortale tra il figlio ed il padre di Achille, dalle peripezie in Adriatico e nella penisola italica del buon Diomede alla catarsi di Oreste ed Elettra. Con accenni di comparsa di qualche buon troiano (Andromaca in Epiro ed anche Enea nel Lazio). Dal punto di vista storico, mi sembra un po' spinto il grande periplo di Diomede, che sembra arrivare sino al Po, risalirlo, e scendere la penisola fino ad incontrare Enea. Bella la catarsi della lotta tra i due, finalmente risolta in un reciproco riconoscimento. Mi sembrava ricordare Diomede arrivasse in Puglia e lì rimanesse. Ma in questo modo si da conto di bande di barbari che scendono dal Nord, portando le loro spade di ferro con cui tranceranno i fili dell'età del bronzo. Bella anche se di facile e scontato esito la lotta tra Oreste e Pirro. Infine, di interesse gossip-storico l'annodarsi dei fili per trovare i veri motivi dei 10 anni di guerra. Una donna? Sembra puerile. Forse poteri economici è meglio. Ed ancor meglio, poteri magici e talismani per combattere i nemici. Rimane irrisolto cosa ci sia nelle paludi del delta del Po (un po' di fanta-storia non guasta). Poco infine mi piace il modo finto - omerico di narrare la storia. Meglio come detto un basso profilo. Omero è Omero e non è Manfredi.