La paga dei padroni di Gianni Dragoni, Giorgio Meletti edito da Chiarelettere
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La paga dei padroni

Data di Pubblicazione:
9 ottobre 2008
EAN:

9788861900578

ISBN:

8861900577

Pagine:
278
Formato:
brossura
Argomento:
Reportage e raccolte giornalistiche
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Descrizione La paga dei padroni

L'amministratore delegato della banca Unicredit, Alessandro Profumo, nel 2007 ha guadagnato 9 milioni e mezzo di euro, 25 mila euro al giorno. Quanto un lavoratore medio in un anno. Il dibattito sugli stipendi dei manager sta diventando centrale in tutti i Paesi sviluppati. Solo in Italia se ne discute pochissimo, come se l'argomento fosse ritenuto sconveniente. Questo libro affronta il tema in profondità, analizzando una raffica di casi che lasciano allibiti i piccoli azionisti, i dipendenti e gli stessi clienti delle società quotate in Borsa. Perché nel 2007 le buste paga dei cinquanta manager più pagati sono cresciute del 17 per cento (in un anno in cui sono andati male Borsa e bilanci) mentre quelle dei lavoratori dipendenti solo del 2,3 per cento? Le retribuzioni dei top manager sembrano aver strappato ai salari il titolo di "variabile indipendente". Perché nella classifica dei manager più pagati d'Italia ci sono spesso i grandi azionisti o loro famigliari? Forse perché i capitalisti italiani riescono a comandare nelle aziende con così poche azioni che se dovessero vivere di dividendi sarebbero poveri. Gli autori raccontano, in un linguaggio semplice e ricco di storie, come gli stipendi dei manager aiutino a capire la crisi profonda dell'economia italiana, e di un'industria che sembra non tenere il passo con la competizione internazionale.

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5 di 5 su 1 recensione

La paga dei padroniDi M. Francesco-2 ottobre 2010

L'economia italiana è in piena recessione. I salari perdono potere d'acquisto. È sempre più difficile arrivare alla fine del mese. E la colpa di chi sarebbe? Dei dipendenti pubblici, definiti 'fannulloni', dei piccoli imprenditori, tutti evasori, dei lavoratori dipendenti, poco produttivi e troppo sindacalizzati. Manager, banchieri e capitani d'industria restano immuni da responsabilità. Per loro, se c'è qualcosa che non va è a causa della politica o del mercato internazionale. Ma non è così. Basta vedere quanto guadagnano, e come. Questo libro mette insieme gli stipendi e le storie . La politica si può criticare. Ma guai a criticare gli imprenditori. Guai a criticare Confindustria, oggi governata da Emma Marcegaglia. Eppure almeno una domanda bisogna farla: perché se Confindustria Sicilia decide di espellere chi paga il pizzo lo stesso trattamento non vale per chi ammette di aver pagato tangenti? Nel marzo 2008 Antonio Marcegaglia, numero uno della Marcegaglia Spa, ha patteggiato undici mesi di reclusione, pena sospesa, per corruzione.