I paesaggi italiani di Arturo Lanzani edito da Meltemi

I paesaggi italiani

Editore:

Meltemi

Collana:
Babele
Data di Pubblicazione:
30 maggio 2003
EAN:

9788883532351

ISBN:

888353235X

Pagine:
450
Formato:
rilegato
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Descrizione I paesaggi italiani

Gli insediamenti e i paesaggi italiani, dopo anni di lente modificazioni, hanno subito una trasformazione epocale nel breve spazio di vita dell’Italia repubblicana. Questo libro raccoglie una serie di ricognizioni all’interno di tale processo e si interroga sui possibili scenari evolutivi e sulle politiche attivabili. Nella prima parte viene proposta un’interpretazione delle trasformazioni insediative, registratesi in questo arco di tempo, che cerca di congiungere una visione d’insieme con uno sguardo attento alla pluralità dei contesti e dei paesaggi interni. A essa si affianca una riflessione prospettica sui diversi e talora alternativi significati che può assumere oggi una politica del paesaggio. Nella seconda parte vengono esaminati alcuni specifici aspetti del paesaggio contemporaneo, le trasformazioni legate a due processi sociali ed economici emersi con forza negli ultimi vent’anni – la riorganizzazione degli insediamenti commerciali e l’inserimento di nuove popolazioni immigrate –, le logiche di cambiamento da essi introdotte nella città e nell’organizzazione del territorio, i limiti delle politiche locali e urbanistiche fino a oggi attivate. Il testo si conclude con alcune considerazioni sui luoghi della residenza nei paesaggi contemporanei e con due letture per temi e contesti: una relativa al ridisegno di centri e periferie a Milano e l’altra inerente alla promozione di una più estesa qualità nei paesaggi ordinari dei territori con urbanizzazione diffusa e densa.

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2 di 5 su 1 recensione

I paesaggi italianiDi G. Silvio-7 luglio 2011

Alcuni sprazzi di interesse ci sono, non lo nego. Ma manca l'ipertestualità. Il testo si presenta come una distesa continua, interrotta ogni tanto da titoli in grassetto dei paragrafi. E fra l'altro vi è un'abbondanza di periodi lunghissimi. Non che sia un male in sè, ma aggiungete questa caratteristica a quelle già citate. Il risultato è una lettura pesante e apparentemente poco piacevole. Forse questo stile è adatto a un romanzo, ma non a una materia così dinamica e multidisciplinare come la Geografia.