Una pace perfetta di Amos Oz edito da Feltrinelli

Una pace perfetta

Editore:

Feltrinelli

Traduttore:
Loewenthal E.
Data di Pubblicazione:
24 aprile 2011
EAN:

9788807722868

ISBN:

8807722860

Pagine:
350
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Una pace perfetta

Kibbutz Granot. È un inverno piovoso, interminabile. Il buio cala presto, fa freddo e solo il calore dentro le case è capace di consolare. Yoni e Rimona sono due giovani sposi malinconici: lei sogna i figli che non ha avuto, lui il deserto, la fuga. Hava e Yolek invece rimuginano su vecchi rancori e nuove delusioni. Bolognesi, un ex detenuto graziato, un tipo strano ma con delle mani d'oro, lavora a maglia e borbotta frasi incomprensibili. Poi, nell'ennesima sera di pioggia, fa la sua comparsa Azariah, un ragazzo tutto ingenuità ed entusiasmo. Da quella sera, le cose a poco a poco cambiano. Ciascuno sembra andare progressivamente verso il proprio destino. E forse smetterà di piovere. Ambientato alla vigilia della Guerra dei Sei Giorni, nel 1967, "Una pace perfetta" incastona la vita di un kibbntz nella storia d'Israele e nel presente.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 4 recensioni

Un romanzo di "formazione"Di P. Mario-10 marzo 2012

Se amate Oz leggetelo assolutamente. Se non lo lo amate, beh, leggetelo lo stesso: magari inizierete a cambiare idea. Descrive una parte di vita israeliana, una delle molte facce del paese, quella della vita di un kibbutz, sul finire degli anni '60, e lo fa con la sua solita maestria di colori, di personaggi, di umori. Un kibbutz che non è solo felicità e vita bucolica (come per Azariah) , ma che per alcuni è invece soffocante, come per Yonathan, che deve allontanarsene per trovare le risposte giuste, o forse per ricercare almeno le domande.

Una pace perfettaDi M. Carlo-14 maggio 2011

Poesia pura spira attraverso queste pagine. Inesorabile flusso di coscienza ove debordano allergie, speranze frustrate, illusioni perdute e lucide premonizioni. Ambientato a ridosso della Guerra dei sei giorni sembra scritto oggi. Eshkol, arrivato in Eretz Israel negli anni venti e primo ministro, lamenta che i generali hanno sempre e solo una risposta: sparare. A sua volta Yolek confessa il fallimento: abbiamo allevato una generazione di barbari. Come non pensare a Netanyahu e Lieberman...

Una pace perfettaDi l. emanuela-1 aprile 2011

Lo comprai all'ultima fiera del libro Boldinelli. Siamo negli anni che precedono la guerra lampo dei 6 giorni, del 1967, tra lo stato d'Israele ed il resto dei paesi arabi. La vita al Kibbutz scorre placida, così sembra, ma in realtà in questo microcosmo si addensano tensioni come in tutte le forme umane organizzate. I kibbutz sono state una delle più recenti forme associative di vita comune tra esseri umani, oramai in declino, dove vigeva il concetto dell'egualitarismo. Yoni lavora nell'autorimessa, ha una moglie ed è figlio del segretario del kibbutz, Yolek, ex-ministro e personaggio nazionale molto influente. Yoni sogna di fuggire da quella mediocrità che gli scorre accanto e della quale non sa darsi ragione. Tutto scorre al Kibbutz. Amos Oz individua in questa età di mezzo, gli anni '60, il passaggio del testimone tra la vecchia dirigenza, oramai stanca, del Partito Socialista d'Israele che affrontò la Shoà e di fatto costruì la terra promessa, e la nuova generazione distratta da tante inquietitudini. La ricostruzione storica di queste scene di vita quotidiana con i tanti personaggi che animano "la pace perfetta" permette ad Amos Oz di riflettere sul senso dell'esistenza, sulla vita di coppia, sui compiti della politica. Non è un romanzo che si legge di un fiato, anzi. Tante, e dense, sono le pagine ricche di riflessioni e animate da una scrittura sofisticata che può apparire 'pesante' o 'lenta', ed invece è un topos letterario di prim'ordine.

Una pace perfettaDi T. Carolina-9 dicembre 2010

Vasto romanzo polifonico. Un opera scritta con grande magistero, una scrittura ora centripeta, ora centrifuga, una scrittura che investe il vissuto più intimo e gli ideali ed i crocevia della storia.