Overbite. Sfida all'ultimo morso di Meg Cabot edito da Rizzoli

Overbite. Sfida all'ultimo morso

Editore:

Rizzoli

Traduttore:
Cadelli E.
Data di Pubblicazione:
8 febbraio 2012
EAN:

9788817054577

ISBN:

8817054577

Pagine:
379
Formato:
brossura
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Trama Overbite. Sfida all'ultimo morso

Uscita da una storia con il cuore a pezzi, Meena sogna di continuo Lucien, il suo ex. Fin qui niente di strano, se lei non fosse una sensitiva assunta dalla Guardia Palatina (l'esercito anti-paranormale del Papa) e lui non fosse il figlio di Dracula, principe di tutto ciò che c'è di oscuro sulla terra. Come se non bastasse, da quando si sono lasciati Lucien ha preso l'irritante abitudine di pedinarla e Alaric Wulf, il più letale (e biondo) ammazza-vampiri in circolazione, sembra convinto che a lei non dispiaccia affatto. Nel frattempo a New York i turisti spariscono senza lasciar traccia, mentre i palatini sono completamente assorbiti da un grandioso evento organizzato al MET dallo sconcertante padre Henrique, un prete giovane e affascinante appena arrivato dal Sud America. La mostra esporrà per la prima volta alcuni inestimabili tesori del Vaticano tra cui, guarda caso, anche un pezzo molto caro al principe delle tenebre. Mentre crescono i sospetti di un possibile collegamento fra l'esposizione e le misteriose sparizioni, Alaric si decide a entrare in azione per scongiurare il peggio... e tentare di strappare una volta per tutte Meena all'oscura malìa del suo ex fidanzato.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 2 recensioni

Sarà finita?Di A. Silvia-3 maggio 2012

Secondo e quasi sicuramente ultimo romanzo di Meg Cabot che vede per protagonista Meena, la veggente che lavora per la Guardia Palatina. Devo dire che ho trovato questo secondo volume carino ma decisamente sottotono rispetto al primo. La storia si fa meno esilarante e manca quel tocco graffiante ed ironico che tanto mi era piaciuto in Insatiable.

Cosa manca?Di C. Elisabetta-20 marzo 2012

Leggendo questo secondo volume dedicato ad una rivisitazione quanto personale di Mina e Dracula ai giorni nostri, dove i nomi sono solo l'unico vero reale richiamo di chi li ha metaforicamente preceduti sulla carta, mi domando cosa manchi in questa storia. Dov'è quel momento cruciale che fa ringraziare l'autrice di averci regalato un libro simile che si mantiente solo furtuitamente a galla? Me lo domando, chissà che non trovi prima o poi la risposta.