Sulle orme di Casanova nel Granducato di Toscana

Al nome di Casanova ogni interlocutore, chiunque sia, lo vedrete sorridere presupponente una larga competenza. Ma allo stringere, non molto più vi dirà se non che trattasi di un grande amatore la cui vita si perde nella notte dei tempi. Su questo personaggio e sul tema delle interessanti soste in Toscana di Giacomo Casanova, che visitò per ben quattro volte la Toscana fra il 1760 e il 1771, il casanovista Stefano Feroci ha scritto un documentatissimo libro che segue passo passo il grande avventuriero veneziano e, grazie a sapienti e inedite ricerche di archivio, ne illustra gli incontri , le manovre, le avventure galanti, i contatti politici e anche gli imbrogli. Non furono soste tranquille quelle Toscane. La prima volta, fra Firenze, Pisa e Livorno fu visto muoversi in abiti fastosi e brillantissimo, mentre l'ultima, ormai quasi cinquantenne, fra Siena e Firenze mostrava già i segni di un'esistenza inquietante. Ma il libro soprattutto ci accompagna(la sua casa in via della Vigna Nuova, i palchi del teatro del Cocomero e della Pergola, i caffè fiorentini e l'albergo dell'Ussero a Pisa dove incontrò la poetessa Corilla Olimpica, maneggioni di ogni risma, belle donne, ambasciatori) in un viaggio lungo tempi e luoghi - Firenze e la Toscana del secondo Settecento - che sono fra i più vivi, interessanti e meno conosciuti, di una pur bimillenaria storia.

Al nome di Casanova ogni interlocutore, chiunque sia, lo vedrete sorridere presupponente una larga competenza. Ma allo stringere, non molto più vi dirà se non che trattasi di un grande amatore la cui vita si perde nella notte dei tempi. Su questo personaggio e sul tema delle interessanti soste in Toscana di Giacomo Casanova, che visitò per ben quattro volte la Toscana fra il 1760 e il 1771, il casanovista Stefano Feroci ha scritto un documentatissimo libro che segue passo passo il grande avventuriero veneziano e, grazie a sapienti e inedite ricerche di archivio, ne illustra gli incontri , le manovre, le avventure galanti, i contatti politici e anche gli imbrogli. Non furono soste tranquille quelle Toscane. La prima volta, fra Firenze, Pisa e Livorno fu visto muoversi in abiti fastosi e brillantissimo, mentre l'ultima, ormai quasi cinquantenne, fra Siena e Firenze mostrava già i segni di un'esistenza inquietante. Ma il libro soprattutto ci accompagna(la sua casa in via della Vigna Nuova, i palchi del teatro del Cocomero e della Pergola, i caffè fiorentini e l'albergo dell'Ussero a Pisa dove incontrò la poetessa Corilla Olimpica, maneggioni di ogni risma, belle donne, ambasciatori) in un viaggio lungo tempi e luoghi - Firenze e la Toscana del secondo Settecento - che sono fra i più vivi, interessanti e meno conosciuti, di una pur bimillenaria storia.