Le origini del pensiero greco di Jean-Pierre Vernant edito da Feltrinelli

Le origini del pensiero greco

Editore:

Feltrinelli

Traduttore:
Codino F.
Data di Pubblicazione:
7 giugno 2011
EAN:

9788807723018

ISBN:

8807723018

Pagine:
125
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Descrizione Le origini del pensiero greco

"Non era forse un po' troppo azzardato pretendere di delineare in pochi capitoli le origini del pensiero greco, ossia di abbozzare il quadro delle mutazioni intellettuali che si producono tra il Dodicesimo secolo prima della nostra era, quando crollano i reami micenei, e il Quinto secolo, il momento in cui si colloca il fiorire di una città come Atene? Settecento anni da sorvolare, la massima parte dei quali, dal Dodicesimo all'Ottavo secolo, rappresentata dal periodo battezzato dagli storici dell'antichità come "secoli oscuri" giacchè, scomparsa in quell'epoca la pratica della scrittura, non disponiamo per conoscerla di nessuna fonte grafica, di nessun testo. Su un'estensione temporale di questo genere non era dunque possibile procedere come uno storico o un archeologo che mobilitano per la loro indagine tutte le risorse della loro disciplina. Nella forma di un semplice saggio, la cui ambizione non era chiudere il dibattito con una ricerca esaustiva ma rilanciarlo orientando la riflessione su una nuova strada, ho così tentato di ridisegnare le grandi linee di un'evoluzione che, dalla monarchia micenea alla città democratica, ha segnato il declino del mito e l'avvento dei saperi razionali. Di questa rivoluzione intellettuale ho proposto un'interpretazione globale che mi sembrava, nella sua coerenza, conforme ai principali dati di fatto di cui disponiamo. Qual è, mi sono dunque chiesto, l'origine del pensiero razionale in Occidente?" (Jean-Pierre Vernant)

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4 di 5 su 2 recensioni

Alle origini della libertàDi L. Michele-29 marzo 2012

La tesi principale è quella che la nascita del pensiero greco sia da ricondurre al passaggio da una cultura retta dal principio gerarchico (un re che si legittimava mediante miti divini) ad una società tra pari retta da leggi valevoli per tutti (isonomia anche se non ancora giustizia sociale) con libertà di discussione e dunque basandosi su argomenti che è possibile criticare. Insomma la libertà e anche il fondamento dell'evoluzione del pensiero. Bello vero?

Sempre un grande libroDi M. Piero-15 febbraio 2012

Sebbene abbia i suoi anni ( è del 1962) questa breve introduzione può risultare ancora utile a chi si accosta per la prima volta al pensiero greco. Vernant mette in stretta correlazione il passaggio da forme di governo monarchico di tipo orientale a forme di tipo democratico tipiche della polis con la nascita del pensiero filosofico e l'uscita dalla dimensione mitica. Sono molto interessanti ai fini di una storia del problema i seguenti punti: la società "geometricamente" ordinata, governata dal centro, è quell'uguaglianza che permette la competizione (Aristotele dirà: l'amicizia) ; Sparta dopo il VII secolo aev conosce un'uguaglianza ditipo "aritmetico" forse. In pratica l'uguaglianza politica è intrisecamente legata alla possibilità della differenza, da qui il suo valore di problema. Inoltre la teoria del giusto mezzo di Aristotele (ma presente geometricamente anche in Platone) sembra essere ispirata dalla nuova società greca costruita en meson. La nascita della Ragione, una delle tante "ragioni" possibili, avviene in Ionia in virtù della mutata vita politica: essa è la ragione della misura, della geometria, e dell'aritmetica, dell'ISONOMIA. Come conclude Vernant essa è "figlia della città". Quindi della politica e del diritto, piuttosto che delle scienze naturali.