Opere vol.13
Studi sull'Alchimia
- Editore:
Bollati Boringhieri
- Collana:
- Gli archi
- Edizione:
- 8
- A cura di:
- A. M. Massimello
- Data di Pubblicazione:
- 18 settembre 1997
- EAN:
9788833910475
- ISBN:
8833910474
- Pagine:
- 464
- Formato:
- brossura
Descrizione Opere vol.13
Nell'antichità gli alchimisti furono sempre considerati con sospetto. Se il potere civile li mise fuori legge, quello religioso li bollò con la scomunica. Non c'è da stupirsi quindi che siano stati costretti da sempre a usare un linguaggio cifrato che li condannò all'incomprensione da parte dell'opinione pubblica. Jung, che studiò per circa un trentennio i testi alchemici, rivoluziona qui la prospettiva da cui osservare i contenuti di quest'Arte. Nei saggi che compongono il volume, incentrati sia su personaggi di alchimisti famosi, sia anche sui principi dell'alchimia cinese, l'interesse di Jung si rivolge alle espressioni simboliche dell'alchimia, in cui egli vede proiettati contenuti archetipici.
Recensioni degli utenti
Balsamo eterico-26 ottobre 2017
Studi sull'alchimia è un attento lavoro e nel perfetto Opus alchymicum richiama il balsamo eterico e la Mumia balsamita da cui si estraeva la vera crisopeia, componenti che insieme all'allessifarmaco venivano somministrati dal medico di quel tempo. Ed è su Paracelso che Jung stenderà un'ampia digressione fino alla longevitas paracelsiana e allo Spirito Mercurio nella sintesi tripartita degli elementi riprendendo poi la tetrasomia e tetrameria gnostica, il serpente tricefalo (Mercurio trino e uno Triunus), l'Ermete Cillenio e l'incubazione del Sè o anima nella quaternità.
Neologismi paracelsiani-14 febbraio 2017
In "Studi sull'alchimia" (1929-1957) Jung distilla il pensiero di Paracelso, medico astrologo e alchimista di Basilea, con un assortimento di arcani nel mero uso del neologismo paracelsiano. Il testo sarà anche un opportunità per lo psicologo e padre e pioniere della psicologia analitica di inaugurare la figura del Mercurius Spiritus con una serie di riferimenti e significati esoterici presi qua e là dalla letteratura paracelsiana e dorniana, di Gerhard Dorn (sedicesimo secolo) allievo del medico e maestro di Basilea Teofrasto detto Paracelsus. E sarà Dorn la chiave d'accesso al corrispettivo della psicologia analitica quale metapsicologia o primo bagliore e sintomo di una "psicologia empirica" nella proiezione inconscia e nell'anima dell'alchimista.