Ontologia della physis di Giacinto Plescia edito da Montedit

Ontologia della physis

Editore:

Montedit

Collana:
Koinè
Data di Pubblicazione:
2007
EAN:

9788860372925

ISBN:

8860372925

Pagine:
40
Formato:
brossura
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Descrizione Ontologia della physis

L'ontologia della differenza, quasi fosse un chaos, non ha trovato forme stabili di rappresentazione a causa della sua origine abissale. Nello zeit-raum mozartiano, metafora del chaosmos, spazio e tempo sono governati da una differenza e dialogia: tempo ordinato e spazio disordinato, tempo caotico e spazio cosmico.

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IL MITO NELLO SPAZIO TOPOLOGICODi I. G.CAMILLA-25 marzo 2010

Alcuni inediti dell’archivio di G. Colli, in cui è presente un nuovo chiasma del mito, portano a ripercorrere l’interpretanza nicciana di mythos e logos, il concetto di abisso in Givone, alcuni momenti del pensiero heideggeriano, ad interrogarsi se logos e techne prevalgono sul mito o sono una sua singolarità e impongono una riflessione sulla problema del tempo. Un’innovazione teorica, tramite l’attrattore strano di Lorenz e le teorie di Hawking, delinea il paradigma della temporalità immaginaria, altra da quella lineare, e fa emergere una Topologia dell’Essere che vede il mithos all’interno di spazi topologici. La crisi dei fondamenti “non obbliga ad accettare le conseguenze antifilosofiche di alcuni” (Parrini), la nuova epistemologia è messa in guardia dai rischi del relativismo (Lanfredini), mentre il sentiero interrotto della crisi, dai frattali di Mandelbrot alle catastrofi di Thom, sembra condurre ad una noematica ontologica godeliana. Quando il sapere, per esempio, ha di fronte a sé un disco in cui sia incisa una musica può definirne l’evoluzione; lo stesso soggetto visivo, all’interno del disco, non riesce a stabilire un percorso, un senso: si trova in una situazione chaotica. I confini e l’orizzonte degli eventi sono ben delineati (es. a forma di disco) ma è impossibile calcolare l’itinerario interno. L’ontologia della differenza, quasi fosse un chaos, non ha trovato forme stabili di rappresentazione a causa della sua origine abissale. Nello zeit-raum mozartiano, metafora del chaosmos, spazio e tempo sono governati da una differenza e dialogia: tempo ordinato e spazio disordinato, tempo caotico e spazio cosmico. Emerge una ontologia del chaos che dispiega luoghi e regioni ove gli eventi appaiono incomprensibili e indecidibili e viene delineato un paradigma che va oltre il pensiero debole o forte. G. Camilla Iannacci