L' occhio del ciclone
- Editore:
Fanucci
- Collana:
- Collezione vintage
- Traduttore:
- Conti L.
- Data di Pubblicazione:
- 18 novembre 2009
- EAN:
9788834714256
- ISBN:
8834714253
- Pagine:
- 384
- Formato:
- rilegato
Trama L' occhio del ciclone
Le indagini, mai lineari e prevedibili, condotte dal detective di New Iberia Dave Robicheaux, lo portano spesso a percorrere piste tortuose ed enigmatiche. Anche questa volta la regola non viene smentita: cercando di collegare l'omicidio di una giovane donna selvaggiamente picchiata al ritorno in città di un pericoloso criminale, Baby Feet Balboni, il protagonista si troverà faccia a faccia con la ferita di un passato doloroso che ancora sanguina. È il vivido ricordo del brutale linciaggio di un uomo nero da parte di due razzisti, a cui aveva assistito molti anni prima. Presente e passato s'intrecciano, mentre sogno e realtà si sovrappongono: a coadiuvarlo nella sua ricerca della verità sarà infatti un ufficiale confederato che gli dà consigli e indicazioni durante incontri onirici, in cui i due riflettono anche sul senso e la tristezza della vita. Ad affiancarlo nel tentativo di risolvere l'intricato dilemma c'è un'ostinata agente speciale dell'FBI, Rosie Gomez, e un vecchio collega e amico, oltre ai messaggi spesso imperscrutabili dello spettro che gli appare. Da questo romanzo il film di Bertrand Tavernier, interpretato da Tommy Lee Jones e Kelly Macdonald.
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Recensioni degli utenti
L'occhio del ciclone-14 febbraio 2011
Il libro è molto valido. Ho conosciuto questo prolifico autore trovo onesto consigliarne la lettura. Di quelli che se dici "E' un noir", ti sembra di sminuirlo. Perchè dentro ci sono molte cose. I personaggi funzionano e sono tratteggiati molto bene, c'è cattiveria, poesia e bontà quanto basta. Ci sono - anche - gli stereotipi. Tanto non si scappa. A fare la differenza, nella letteratura di genere, è lo stile che l'autore usa per parlare di "altro". Cercate di capire. Il morto ammazzato. Il cattivo. Il passato. La bella. Il compare. L'amico. Queste cose ci sono tutte e ci sono sempre. Che si stia a NY, LA, nel profondo Sud o in Nebraska. Quindi, la differenza, quella la percepisci nei dettagli, nei modi di rendere certe situazioni, in ciò che fa da contorno e in ciò che rende vero il tutto. E Burke sa decisamente quello che fa.