Numero zero
- Editore:
Bompiani
- Collana:
- Narratori italiani
- Data di Pubblicazione:
- 9 Gennaio 2015
- EAN:
9788845278518
- ISBN:
8845278514
- Pagine:
- 218
- Formato:
- rilegato
Trama Numero zero
Una redazione raccogliticcia che prepara un quotidiano destinato, più che all’informazione, al ricatto, alla macchina del fango, a bassi servizi per il suo editore. Un redattore paranoico che, aggirandosi per una Milano allucinata (o allucinato per una Milano normale), ricostruisce la storia di cinquant’anni sullo sfondo di un piano sulfureo costruito intorno al cadavere putrefatto di uno pseudo Mussolini. E nell’ombra Gladio, la P2, l’assassinio di papa Luciani, il colpo di stato di Junio Valerio Borghese, la Cia, i terroristi rossi manovrati dagli uffici affari riservati, vent’ anni di stragi e di depistaggi, un insieme di fatti inspiegabili che paiono inventati sino a che una trasmissione della BBC non prova che sono veri, o almeno che sono ormai confessati dai loro autori. E poi un cadavere che entra in scena all’improvviso nella più stretta e malfamata via di Milano. Un’esile storia d’amore tra due protagonisti perdenti per natura, un ghost writer fallito e una ragazza inquietante che per aiutare la famiglia ha abbandonato l’università e si è specializzata nel gossip su affettuose amicizie, ma ancora piange sul secondo movimento della Settima di Beethoven. Un perfetto manuale per il cattivo giornalismo che il lettore via via non sa se inventato o semplicemente ripreso dal vivo. Una storia che si svolge nel 1992 in cui si prefigurano tanti misteri e follie del ventennio successivo, proprio mentre i due protagonisti pensano che l’incubo sia finito. Una vicenda amara e grottesca che si svolge in Europa dalla fine della guerra ai giorni nostri.
Recensioni degli utenti
Niente di nuovo-29 Gennaio 2015
Premesso che sono un'amante di Umberto Eco, tuttavia questa ultima opera è di fattura simile alle altre. Non ci sono grandi sorprese, è una lettura piacevole e rapida, in cui mancano i virtuosismi che avevano caratterizzato le prime opere, molto più curate anche dal punto di vista linguistico. La storia è purtroppo abbastanza scontata, anche se raccontata piacevolmente. Ormai i lettori di Eco conoscono le sue passioni: la dietrologia, lo smascheramento (o meglio mascheramento) della verità, e gli studenti brillanti che vengono sfruttati come scribacchini. A queste passioni rimane fedele anche in quest'opera.