Nulla appare invano. Pause di filosofia

"La filosofia comincia di domenica. E' la festa l'accesso più vero al metodo di pensiero fenomenologico. Quella sospensione delle routine d'azione e di giudizio che è l'inizio stesso della ricerca filosofica, ha infatti, un esito sorprendente: messo fra parentesi lo strato di banalità che le cose hanno nel nostro quotidiano sonnambulismo, ogni cosa diventa una porta alla ricerca infinita dell'essenziale, attestando a chi vorrà dimorare abbastanza a lungo nella luce del suo "fenomeno", del suo apparire - si tratti di una melodia, di un'azione giusta, di un paesaggio, di una cerimonia - che nulla appare invano, e che un fenomeno non è che l'inizio di di un pensiero nuovo ..." Straordinaria semplicità lessicale e ricchezza di contenuti si fondono magistralmente in questo volume di neanche 200 pp. La lettura scorre piacevole e veloce tra i riferimenti ai diversi filosofi e pensatori, l'attualità e i pensieri che più o meno coscientemente si intrufolano nelle nostre quotidiane "pause di filosofia". Si sente dire spesso che la filosofia non è comprensibile, o è troppo elevata, ecc. ma "Filosofia vuol dire astrattezza. Si dice che sia come uno spazio vuoto senz'aria, in cui la voce non arriva lontano. La risposta giusta sarebbe, non ch lo spazio è senz'aria, ma che, in realtà, non è altro che aria; apparentemente nulla; in verità aria, che dobbiamo respirare per esistere".