Nudo di famiglia di Gaia Manzini edito da Fandango Libri
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Nudo di famiglia

Data di Pubblicazione:
26 marzo 2009
EAN:

9788860441126

ISBN:

8860441129

Pagine:
189
Formato:
brossura
Argomento:
Racconti
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Trama Nudo di famiglia

Ada ha novantasette anni, è sul letto di morte, e non ha alcuna speranza di tornare a camminare. Eppure ha un segreto. Quando nessuno più la pensa, nonostante sia ferma e immobile, inchiodata al letto di mogano, lei va a nuotare. Con questo racconto inizia "Nudo di famiglia" di Gaia Manzini, il primo libro di questa scrittrice vinta da un'ossessione potente: quella di raccontare la famiglia italiana senza tralasciare il particolare. Lo sguardo è puro e lontano dalle mode, la scrittura ha stile, il dettaglio distingue il destino dei personaggi di queste storie, distingue un nucleo familiare da un altro. Un cosmo da un altro cosmo. La follia dal normale corso delle cose. Tradizioni, riti, regole, soprusi, la famiglia è terra di leggi precostituite e di leggi sovvertite, ma anche luogo di tutte le contraddizioni e il detonatore di ogni deficienza. L'immagine di una famiglia impeccabile si crea solo pagando lo scotto lacerante della più profonda indifferenza. L'unione di una coppia può essere determinata da un estraneo, che osserva attento come un entomologo. L'incesto può essere una prima volta felice e cercata. La morte può giungere come una nuotata rinfrancante, un istinto di libertà che i doveri hanno insabbiato da sempre, ma non per sempre. Il capriccio di un genitore può essere più efficace di un rimprovero. L'autorità di una figura paterna può essere messa in continua discussione dall'assenza di pudore.

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1 di 5 su 1 recensione

Eccessi di scritturaDi t. carlo-6 settembre 2009

Dissento totalmente dalle lodi diffusamente tributate ai quindici racconti di Gaia Manzini raccolti in Nudo di famiglia. Non mi sembra affatto che essi valgano a rivelare segreti intimi e remoti della famiglia contemporanea, come vorrebbe il soffietto di copertina e tanti critici che ad esso si allineano. Semmai, il tema centrale è quello della rappresentazione di tragedie e distorsioni dei rapporti familiari in una serie di casi limite che non possono definirsi rappresentativi della famiglia contemporanea: e che, comunque, non risultano celarsi sotto una normalità apparente, che - salve poche eccezioni - non viene rappresentata nei racconti. Le ragioni del mio giudizio negativo, tuttavia, stanno tutti e solo in quelli che mi sembrano i seri limiti dei modi del narrare della Manzini. In sintesi, e paradossalmente, è come se dall'insieme dei racconti emergesse una rappresentazione ispirata al rovescio della rinomata affermazione tolstojana: qui sono le famiglie infelici ad assomigliarsi tutte. Impressione ascrivibile a un registro narrativo che appare piattamente identico a se stesso nei quindici racconti, indipendentemente dall'identità della voce narrante. In aggiunta a ciò, c'è una ridondanza di espedienti narrativi - nelle scelte lessicali, nella sovrapposizione di tempi, luoghi o punti di vista, nei caratteri improbabili o iperbolici di metafore e similitudini disseminate a piene mani - che alla fine risultano controproducenti ai fini della creazione di quegli effetti drammatici nei quali si vorrebbe catturare l'empatia del lettore. A me sembra che Nudo di famiglia si collochi tra quei libri - moltissimi, purtroppo - che inducono a chiedersi se nelle case editrici ci siano ancora degli editor impegnati nel rendere un servizio efficace ad autori e lettori.