Non vi dimenticherò mai, bambini miei di Auschwitz di Denise Holstein edito da Il Nuovo Melangolo
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Non vi dimenticherò mai, bambini miei di Auschwitz

Collana:
Nugae
Traduttore:
Barile N.
Data di Pubblicazione:
9 novembre 2006
EAN:

9788870186185

ISBN:

8870186180

Pagine:
142
Formato:
brossura
Argomenti:
MEMORIE, STORIE VERE
Acquistabile con la

Descrizione Non vi dimenticherò mai, bambini miei di Auschwitz

Per mezzo secolo sono rimasta in silenzio. Non volevo somigliare a quei soldati di Verdun che irritavano i giovani con i racconti della loro guerra. Tuttavia sul mio braccio, in quel punto, c'era sempre il tatuaggio: A 16727. Il numero di matricola di Auschwitz. Auschwitz-Birkenau per l'esattezza. È il nome di quell'acquitrino polacco dove fu costruito il peggiore tra i campi di sterminio. Con la camera a gas e il forno crematorio. Io tornai. I bambini con i quali sono partita, loro, duecento piccoli orfani ebrei, non tornarono, furono gassati subito dopo il loro arrivo al campo, erano troppo giovani per lavorare. Io avevo diciassette anni. I miei genitori non hanno fatto ritorno dalla deportazione. Papà aveva cinquantatre anni, mamma ne aveva quarantuno. Agli occhi dei tedeschi erano troppo vecchi.

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5 di 5 su 1 recensione

Erano bambini.Di c. monica-21 settembre 2011

Bambini ebrei, orfani di genitori ma ancora non lo sanno, non sanno che le loro mamme e papa' sono stati deportati verso i centri di sterminio nazisti e mai piu' torneranno. Sono bambini che, anche se hanno una sola goccia di sangue ebraico nelle vene, il tedesco dice che sono terroristi da annientare. Sono cosi' piccoli spauriti ma dolci e birichini, sono bambini. Una foto per ricordo e si parte per destinazione sconosciuta, Auschwitz, ma dove si trova questo luogo? E' in Polonia e lo imparo presto come imparo presto cosa sia Birkenau. Un uomo rapato cencioso in pigiama mi si avvicina: " Non toccare i bambini, non prendere per mano i bambini", non capisco ma obbedisco, questo prigioniero mi salvo' la vita lo capii presto. Bambini impauriti disorientati, scaraventati giu' dai carri bestiame, piangono, non li tocco ma dove vanno? Lo capiro' presto, vanno in gas, vanno tutti in gas, duecento bambini del mio convoglio, tutti gasati e bruciati in una sola notte. Birkenau e' l'inferno, e' sofferenza e morte, ma i bambini vanno a morire subito affiche' venga loro risparmiata una morte lenta ed atroce? No! I bambini non servono, non sono adatti al lavoro, ecco la magnanimita' tedesca, i bambini sono utili solo come cenere da concime. Ho taciuto per cinquanta anni, ora non taccio piu', voglio essere la memoria di undicimila bambini che vivevano in Francia e che non tornarono mai piu' da Auschwitz.