Non vedrò mai Calcutta

Il trentacinquenne Fausto Gaudio è in fuga dal suo passato che in parte coincide con l'assenza di un passato, reduce com'è da vent'anni di carcere per l'assassinio dei genitori commesso all'età di quattordici anni. Bollato come "il piccolo mostro dai capelli rossi" e cacciato dal paese d'origine, Fausto fugge non solo dai suoi tremendi ricordi ma anche dall'amore soffocante di una donna. E la città che più si appresta a dare protezione e ricetto a un'anima persa è la Napoli in cui Fausto ripara, affittando una camera in casa di una certa Signora Saporito con la quale non ha difficoltà a spacciarsi come studioso di antichità pompeiane. Proprio in casa di Teresa Saporito la vita di Fausto prende una piega imprevedibile e fantastica...