Non sono venuto a far discorsi
- Editore:
Mondadori
- Collana:
- Oscar bestsellers
- Traduttore:
- Arpaia B.
- Data di Pubblicazione:
- 22 Novembre 2011
- EAN:
9788804612292
- ISBN:
8804612290
- Pagine:
- 169
- Formato:
- brossura
Descrizione Non sono venuto a far discorsi
Gabriel Garcia Màrquez è sempre stato allergico ai discorsi pubblici, tanto da affermare, in una conferenza del 1972: "Ci sono due cose che mi ero ripromesso di non fare mai: ricevere un premio e tenere un discorso". Dieci anni dopo vincerà il premio Nobel e durante le cerimonie a Stoccolma terrà due memorabili discorsi, "La solitudine dell'America Latina", un atto d'amore e di speranza nei confronti della sua terra, e "Brindisi per la poesia", un elogio alla magia della poesia, "energia segreta della vita quotidiana". I due interventi ben esemplificano lo stile e i temi dei discorsi, delle dissertazioni e delle conferenze raccolte in questo libro, che per la prima volta riunisce tutto ciò che Garcia Màrquez ha scritto per essere letto a viva voce di fronte a un pubblico. Le occasioni sono le più svariate e coprono l'intero arco della sua vita, a partire dal 1944, quando, a diciassette anni, tenne un discorso di commiato per i compagni di liceo che si diplomavano, fino al 2007, con l'intervento pronunciato di fronte alle Accademie della Lingua e ai re di Spagna in occasione dei suoi ottant'anni. Accanto alle tante testimonianze di vita, amicizie e passioni, emergono le più profonde convinzioni di Garcia Màrquez su questioni come la difesa dell'ambiente, la politica, la cultura, l'educazione, la minaccia nucleare.
Recensioni degli utenti
Non si smentisce... Nemmeno in pubblico.-23 Settembre 2018
Acquisto questo libro consapevole ovviamente di andare a leggere non un romanzo o un racconto di Marquez, ma come dice il titolo, il riporto di numerosi suoi discorsi fatti in pubblico in diverse occasioni. La prima cosa che simpaticamente mi colpisce è che nonostante lui affermi in quei discorsi di non essere avvezzo a farne, essi hanno una profondità incredibile e un modo di "raccontare" non molto difforme dalla sua penna. Molti potrebbero pensare che ciò è possibile poiché si tratta della stessa persona e invece un conto è romanzare una storia e un'altro è pronunciare un discorso in pubblico. Il fatto che anche nei discorsi pubblici sia perfettamente identificabile lo stile di Marquez è un timbro di garanzia, secondo il mio parere, sulla genuinità dello scrittore-narratore e sulle sue incommensurabili doti umane e appunto di scrittore. Tutti dovrebbero leggere il Manifesto dell'America latina, ossia il discorso pronunciato a Stoccolma in occasione della premiazione del Nobel per la letteratura.