Non so che viso avesse. La storia della mia vita di Francesco Guccini edito da Mondadori

Non so che viso avesse. La storia della mia vita

Editore:

Mondadori

Data di Pubblicazione:
29 gennaio 2010
EAN:

9788804583622

ISBN:

8804583622

Pagine:
225
Formato:
rilegato
Argomenti:
Singoli compositori, musicisti, band e gruppi musicali, Rock e pop
Acquistabile con la

Descrizione Non so che viso avesse. La storia della mia vita

Montanaro di pianura, nato a Modena, diffidente, avaro di sé, sobrio e bevitore, pigro e serissimo, ma chiacchierone instancabile, Francesco Guccini ha scelto, per la prima volta, di raccontare la sua vita. E ci è riuscito, in questo libro bello e bizzarro, nell'unico modo per lui possibile: fingendo di parlare d'altro, per dire tutto di sé. Per farlo, Guccini organizza una geografia: Pavana col mulino degli avi, i nonni, le nonne e i bisnonni, il bosco, il fiume, la montagna. Modena, odiata e amata, piccola città bastardo posto. Bologna, l'eletta, in via Paolo Fabbri, una vecchia signora dai fianchi un po' molli col seno sul piano padano e il culo sui colli. E poi gli altri luoghi e i loro aneddoti: le osterie, il giornale per sbarcare il lunario (perché cantare non è mica un mestiere), e le balere, dalla via Emilia al West, con gli orchestrali, le giacche con i lustrini, il rock and roll. E ancora: l'amore per il cinema, con gli amici Luciano Ligabue e Leonardo Pieraccioni, per le chitarre, per i fumetti e per l'ottava rima. E infine: il concerto, il luogo dell'incontro col pubblico, secondo una liturgia ritualizzata che comincia con il c'era una volta di "Lunga e diritta correva la strada" di "Canzone per un'amica" per finire con l'epos trionfale di "Non so che viso avesse" della "Locomotiva".

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 9 recensioni

La vita di GucciniDi p. simone-12 luglio 2011

Il libro è l'autobiografia del grande cantautore emiliano. La lettura è molto piacevole e sono raccontati molti episodi poco conosciuti della vita dell'artista. La parte finale, invece, non è scritta da Guccini e racconta (simile ad un testo scolastico) la poetica del cantante e perciò è decisamente più noiosa, tuttavia nel complesso il volume merita di essere acquistato.

Facendo la mediaDi a. agsr-17 giugno 2011

Voto medio tra il piacere di leggere le pagine scritte da Francesco, molto belle, e la discreta noia della seconda parte, scritta a mo' di libro di letteratura italiana, con analisi di testi di Guccini e cose così. L'avesse scritta tutta lui sarebbe stato meglio.

Rendiamo omaggio a Guccini!Di A. Giovanni-22 novembre 2010

Che il mitico vecchio saggio di montagna non avesse voglia di scrivere l'ennesima sua autobiografia lo si evince sin dall'introduzione, come lui stesso candidamente ammette. Ma nonostante ciò ci regala quello che sa fare meglio, e cioè delle storie vere come i personaggi che racconta, genuine come i cibi del mulino in cui è cresciuto, forti come le esperienze che ha vissuto e che lo hanno portato ad essere quello che oggi è e che forse un po' tutti dovrebbero ricordarsi più spesso: Francesco Guccini, il cantautore, il poeta, il narratore, il musicista, il patrimonio vivente della musica d'autore nazionale.

la vita di GucciniDi c. maria-24 ottobre 2010

Una autobiografia narrata attraverso i luoghi e i personaggi fondamentali della vita dell'autore, che poi sono gli stessi delle sue canzoni. Ci ritroviamo Modena, Bologna, le balere, la via Emilia, gli amici come Ligabue e Pieraccioni e infine la descrizione del concerto,il luogo dove incontrare il suo pubblico.

Autobiografia di un cantastorieDi C. Maria Rosella-15 agosto 2010

Biografia del grande cantautore Francesco Guccini, scritta in parte da lui stesso e in parte da Alberto Bertoni. Guccini scrive le prime 110 pagine proponendo veri e propri capitoli della sua vita. Il primo è dedicato al famoso mulino, (meglio trattato in Croniche epafaniche), e quindi ci parla della sua infanzia, con uno sguardo alle due famiglie di origine. Come in una chiaccherata tra amici Guccini parla delle sue chitarre, dei suoi libri, del suo primo quasi vero lavoro di giornalista. Trovano spazio un capitolo sulle osterie (immancabile)ed uno, molto ironico, sulle esperienze cinematografiche. La seconda parte del libro, scritta da Alberto Bertoni, è quella dedicata alle sue opere e all'analisi dei testi e allo stesso tempo continua la narrazione della vita di Guccini. Con anche spunti interessanti...ad esempio viene riportata la critica del famoso Bertoncelli, finito nella canzone L'avvelenata, riportata pari pari. Ecco, se qualcuno non ha mai letto nulla sulla vita di Guccini può (anche) iniziare da qui.

Saggezza contadinaDi C. Andrea-29 luglio 2010

Guccini, arrivato all'età di settant'anni, getta uno sguardo ora malinconico, ora divertito, sul suo passato e ci dipinge e racconta un mondo a noi sconosciuto, fatto di montanari e contadini, di cittadini annoiati e cittadini entusiasti e vitali. E' un libro di memoria più che di memorie, pieno di echi delle sue canzoni (e non ci vuole certo un genio per capirne il perché), di saggezza contadina da trovare, magari, dentro un bicchiere di vino robusto. Un libro per riflettere sull'imoprtanza del nostro passato, visto che senza siamo meno di un granello di polvere.