Non c'è silenzio che non abbia fine di Ingrid Betancourt edito da Rizzoli
Alta reperibilità

Non c'è silenzio che non abbia fine

Editore:

Rizzoli

Collana:
BUR Saggi
Traduttore:
Peri F.
Data di Pubblicazione:
4 ottobre 2011
EAN:

9788817052368

ISBN:

8817052361

Pagine:
717
Formato:
brossura
Argomenti:
Commercio e traffico di droga, Corruzione politica
Acquistabile con o la

Descrizione Non c'è silenzio che non abbia fine

Un inferno verde fatto di fango, afa, insetti e malattia sul quale regnano il cinismo e la brutalità dei guerriglieri. Gabbie e catene, marce forzate e un'incontenibile voglia di libertà. L'ansia per la famiglia lontana e il conforto della preghiera. Ingrid Betancourt, rapita dalle Farc nel 2002, racconta la vita ai confini della civiltà, e spesso oltre quelli dell'orrore. Dove una piccola radio, un cucchiaio di zucchero, una scimmietta da addomesticare possono salvare dalla follia. Ma dove le persone non sono mai quello che sembrano: le compagne di prigionia, i soldati, gli amici, gli aguzzini nascondono ciascuno segreti e traumi, e alcuni saranno protagonisti poi di aspre polemiche seguite alla liberazione. Un documento prezioso e spietato sulle ambiguità dell'animo umano di fronte all'estremo, una lettura appassionante e un'occasione per meditare.

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4 di 5 su 5 recensioni

CoraggiosoDi L. Paolo-28 gennaio 2017

Impressionante la forza di volonta dimostrata nei quasi sei anni di prigionia, si è catapultati dall'autrice in questo nulla della foresta colombiana e si ha la sensazione di essere inghiottiti dall'afa dalla noia e dai giorni tutti uguali, interrorri solo da lunghe marce fangose. Rimane la rabbia del tempo rubato.

Di grande insegnamentoDi R. Lidia-19 maggio 2012

Questa vicenda reale mi ha colpito profondamente. Provo una ammirazione straordinaria per questa donna che nonostante la durissima prova a cui è stata sottoposta in condizioni precarie è riuscita a mantenere intoccata la propria dignità, la propria fede e non ha mai smarrito la speranza di riacquistare la Libertà. Della libertà non si dovrebbe mai essere escluso nessuno.

Intenso e coinvolgenteDi s. mara-24 gennaio 2012

Lo pensavo un libro pesante e un pò noioso ma si è rivelato al contrario molto interessante, scorrevole e ben scritto. I sei anni di prigionia nella giungla colombiana di Ingrid Betancourt rapita dalle Farc nel 2002 sono raccontati minuziosamente: gli avvenimenti, le persone, i luoghi, i sentimenti, le piccole cose di tutti i giorni scritti con molta lucidità.

Diario di una prigionieraDi M. Lidia-26 marzo 2011

Un emozionante e dettagliato diario scritto a posteriori da Ingrid Betancourt. L'autrice narra le vicende dei suoi sei anni di prigionia nella foresta amazzonica. Ne emerge una donna dal carattere forte e dalla grande e limpida dignità. Forse alcuni capitoli si ripetono un po' tra loro...

Drammatico e avvincenteDi N. Pilar-8 marzo 2011

Un intenso diario che narra le vicende tragiche e a tratti avventurose dei sei anni di prigionia di Ingrid Betancourt nella giungla colombiana. La vicenda è scandita da marce forzate in un ambiente ostile e pieno di pericoli e la ricerca di modi sempre nuovi per ingannare il tempo durante la lunga permanenza negli accampamenti. Colpisce la grande dignità e capacità di sopravvivenza della protagonista. Il libro appassiona: l'unica pecca è l'eccessiva lunghezza (700 pagine...). L'autrice avrebbe senz'altro potuto usare una maggiore sintesi, senza per questo compreomettere l'alta validità umana e letteraria dell'opera.