Non è un paese per vecchi di Cormac McCarthy edito da Einaudi

Non è un paese per vecchi

Editore:

Einaudi

Collana:
Super ET
Traduttore:
Testa M.
Data di Pubblicazione:
8 maggio 2007
EAN:

9788806188191

ISBN:

8806188194

Pagine:
254
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Trama Non è un paese per vecchi

Nel 1980, nel Texas meridionale, al confine con il Messico, il giovane Llewelyn Moss, un reduce dal Vietnam, si imbatte, mentre sta cacciando antilopi nella prateria, in un convoglio di jeep colme di cadaveri, di droga e di soldi. Prende i soldi e decide di tenerseli, ma diventa subito la preda di una spietata partita di caccia: inseguito dai trafficanti, da uno sceriffo vecchia maniera, nonché dal solitario Chigurh, un assassino psicopatico munito di una pistola da mattatoio. Moss tenta disperatamente di sfuggire a un destino inevitabile, coinvolgendo per ingenuità la giovanissima moglie.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 16 recensioni

Romanzo "ideale"Di P. Teresa-7 marzo 2012

"Non è un paese per vecchi" è la conclusione alla quale una vecchia generazione, alla quale Cormac McCarthy appartiene, cresciuta in un mondo nella quale la società aveva ancora un Ordine Morale e dei perni sulla quale poggiare, per non affondare. Ora non è più così. Tutto il mondo ideale dei vecchi di un tempo sta crollando. Ed essi reggono a stento davanti a tanto sfacelo. In apparenza, un thriller avventuroso che in realtà esprime una certa Weltanschauung ormai al tramonto.

Non è un paese per vechhiDi L. BARGIACCHI-25 febbraio 2012

Non è un paese per vecchi è la storia di una caccia, un romanzo noir inframezzato da riflessioni da parte di un Cormac McCarthy che, obiettivamente, ha scritto di meglio. Questo libro ha avuto comunque una grande risonanza, tanto che ne è stato tratto anche un film. Personalmentente non l'ho gradito molto, a tratti l'ho trovanto lento.

Un gran bel libroDi A. Claudio-31 gennaio 2012

Un ottimo libro, a cui si è ispirato un ottimo film, alcune parti della narrazione risultano pesanti e lente, non azzarderei a dire inutili, ma lente si. Una che si discosta un pochino dal genere dell'autore, qui abbiamo un noir-thriller ! Lo consiglio a chi si avvicina all'autore o al genere noir... Lo consiglio PRIMA di vedere il film

DiscretoDi T. Vincenzo-16 settembre 2011

Libro abbastanza carino che mi ha interessato. Mi hanno però annoiato alcune parti troppo discorsive e noiose che non mi hanno reso il libro troppo piacevole da leggere. Non l'ho trovato abbastanza coinvolgente come mi aspettavo e credevo in qualcosa di più originale e inaspettato. C Ne consiglio comunque la lettura.

Non è un paese per vecchiDi P. Leandro-8 agosto 2011

Molot sanguilento questo thriller di Mccarthy, lontano dai soliti canoni estetici, su tutti svetta il personaggio dello sceriffo, analizzato e approfondito in maniera splendida, che nel finale si arrende, amareggiato da una vita di orrori, se ne va in pensione pieno di rimpianti e qualche senso di colpa mai placato. Anton Chigurh, il killer è interessantissimo, splendido il film.

Non è un paese per vecchiDi l. alice-27 luglio 2011

Questa è la storia di un assassino, ma di un assassino sinistramente simile a tutti noi. Non c'è più l'uomo, qualsiasi cosa esso fosse. Non c'è più libertà, non c'è più giudizio, non c'è più scelta. Non c'è più quel sofferto ma consapevole darsi al bene o darsi al male che faceva della vita dell'uomo di volta in volta una tragedia o una commedia, ma sempre e comunque un dramma, un agire, un mettersi in gioco. Non c'è più un cuore, un nocciolo, un core, un ubi consistam, un fine per cui vivere o morire. Non c'è più nulla di tutto questo. La razza degli uomini è in via d'estinzione, sta irrimediabilmente invecchiando, e presto scomparirà. Al suo posto entra in scena una nuova razza, un nuovo essere. Quale sia la sua cifra non è ben comprensibile per i poveri uomini sull'orlo dell'abisso, prigionieri come sono dei loro schemi categoriali e dell'idiosincrasia della specie. Quel che è visibile è incomprensibile, e quel poco che è comprensibile lo è solo per via di contrapposizione. Per esempio, questi nuovi esseri non scelgono. Chigurh non decide nulla, tutto è già deciso: la testa e la croce della sua moneta non sono segno del caso, ma rivelazione, oracolo, manifestazione, epifania del dato. Tutto è necessità. Bell è tutt'altro che sentimentale, ne ha viste troppe e troppo brutte per essere facile alla commozione. Per cui, se quando guarda la moglie dice che quella donna è il suo cuore; se quando parla dell'abbeveratoio di pietra vicino alla casa dove è cresciuto dice che chi lo ha scavato aveva una sorta di promessa dentro al cuore; beh, dobbiamo capire cosa intende. E intende dire che la razza degli uomini ha bisogno di un perché, di un positivo, di un criterio buono su cui misurare la realtà e se stessi. Ma ora questo criterio non c'è più. E non è colpa della droga, e lo scannarsi come animali, il macellarsi reciprocamente e il ficcare i neonati nel tritarifiuti è solo il sintomo del cambiamento, non è la causa.