Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro edito da Einaudi

Non lasciarmi

Editore:

Einaudi

Collana:
Super ET
Traduttore:
Novarese P.
Data di Pubblicazione:
23 ottobre 2007
EAN:

9788806190453

ISBN:

8806190458

Pagine:
291
Formato:
brossura
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Trama Non lasciarmi

Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla più tenera età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e programmata da un'autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall'intimità più calda al distacco più violento. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole "donatore" e "assistente"? E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono così importanti? Non lasciarmi è prima di tutto una grande storia d'amore. È anche un romanzo politico e visionario, dove viene messa in scena un'utopia al rovescio che non vorremmo mai vedere realizzata. È uno di quei libri che agiscono sul lettore come lenti d'ingrandimento: facendogli percepire in modo intenso la fragilità e la finitezza di qualunque vita.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 26 recensioni

Ci vuole coraggioDi b. valentina-3 maggio 2012

Magnifica prova dell'autore giapponese naturalizzato britannico. Un libro sicuramente non per tutti che però - per chi coraggiosamente decidesse di affrontarlo dopo averne scoperto la trama - sa regalare emozioni intense e spunti di riflessione che pochi altri libri sanno far emergere. In breve, il libro è assolutamente consigliato!

ConsigliatoDi c. marco-18 aprile 2012

Un libro a dir poco fantastico e profondo, toccante per la tematica che tratta. Lo scrittore infatti analizza il disagio delle persone con introspezione psicologica forte e dinamica nelle sue più cupe sfere, con un ritmo lento che conferisce al testo generalmente un tono solenne e pacato. Un romanzo imperdibile.

ConsigliatissimoDi S. Laura-10 marzo 2012

Il libro è angosciante, altamente sconsigliato ai deboli di cuore! Lo stile rispecchia questo sentimento, la lentezza dei periodi è lo specchio della lentezza degli avvenimenti, e altro non fa se non enfatizzare l'inquietudine che pervade l'intero romanzo. Interessante non è solamente la trama. Unica nel suo genere, ma soprattutto gli interrogativi di carattere etico che emergono dal libro.

Un capolavoro assolutoDi T. Roberto-9 marzo 2012

Non lasciarmi è un libro che tutti dovrebbero leggere. Per la vera lezione di stile, per chi vuol (ri) scoprire i buoni sentimenti non conditi da inutili fronzoli, per chi vuol semplicemente leggere un bellissimo libro, che si legge senza sforzo e non ha mai cali di interesse. Mi ha catturato dalla prima pagina, fino ad arrivare ad una conclusione che nessuno vorrebbe ipotizzare. Notevole anche che l'Io narrante sia una ragazza, Kathy: Ishiguro neanche per un istante fa pensare che chi scrive sia un uomo.

Da leggereDi B. Michela-29 febbraio 2012

Kathy, Tommy, Ruth sono compagni di scuola, vivono in collegio, nella campagna inglese dei nostri giorni. Le loro sono le giornate di tutti gli studenti, divise fra lezioni, compiti, sport, chiacchiere e ozio. E un po' di ansia per il futuro che li aspetterà una volta fuori del collegio. Ma tutto il libro è pervaso da un'atmosfera indicibilmente triste, e da un qualcosa di non detto. Che si svelerà alla fine. E sarà un duro colpo. Un libro meraviglioso, un'ipotesi inquietante su quello che potrebbe accadere.

Bello e struggenteDi r. paolo-21 febbraio 2012

Un romanzo bello, struggente. E' una storia molto delicata d'amore e di amicizia, di solitudine e di abbandono. Fin dall'inizio si intravede un mistero che si svela a poco a poco, non si capisce subito che quello non era un collegio normale, che quei bambini fossero speciali. Inoltre mi è piaciuto il modo di scrivere dell'autore, molto scorrevole