Nomi, cose, città. Viaggio nell'Italia che compra di Arnaldo Greco edito da Fandango Libri

Nomi, cose, città. Viaggio nell'Italia che compra

Data di Pubblicazione:
14 maggio 2009
EAN:

9788860441133

ISBN:

8860441137

Pagine:
209
Formato:
brossura
Acquistabile con la

Descrizione Nomi, cose, città. Viaggio nell'Italia che compra

Italia 2009. Nonostante la crisi l'italiano medio è ancora un consumatore da primato. Compra e vende, spesso, senza avere i soldi per farlo. Attraverso otto reportage dallo sguardo lieve e ironico Greco racconta questo aspetto del paese impazzito. Un viaggio con il quale scopriamo tic, mode, novità, luoghi assurdi e manie, ma anche lati meno illuminanti del nuovo consumismo. Un incredibile centro commerciale del napoletano, Vulcano Buono, che si pone di far concorrenza al Vulcano cattivo, le boutique dell'alta cucina e i mercati di quartiere del milanese. Cosa comprano gli italiani appena superato il confine di Austria e Slovenia, i mercati di una cittadina di provincia dopo l'arrivo delle badanti, quali prodotti scegliamo per i neonati e come, appena nato, un neonato diventi un consumatore, la spesa su internet, la corsa isterica al cibo "che fa bene", l'Italia del tempo libero e i suoi mille Festival. Tra un bordello sloveno, una bancarella di frutta sudamericana nel centro di Milano, un felice reparto di neonatologia e la casa di una vecchietta che vive con la sua ucraina, storie dall'Italia di oggi che compra, cambia abitudini, ma non si arrende.

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4 di 5 su 1 recensione

Le manie degli italiani Di M. Francesco-2 ottobre 2010

Senza curarsi del rallentamento nell'attività economica, l'italiano medio, la piccola borghesia, è ancora un consumatore da primato. Compra e vende, frequentemente, senza avere i soldi per farlo. Per mezzo di otto inchieste dallo sguardo lieve e con umorismo sarcastico e beffardo, l'autore narra questo aspetto del paese impazzito, giunto a tal punto di eccitazione da non riuscire a controllarsi. Un cammino con il quale conosciamo comportamenti e gesti strani ripetuti spesso, costumi, mutamenti, luoghi paradossali e fissazioni morbose, ma anche lati meno chiari del nuovo consumismo, con la tendenza a un uso accelerato di beni e servizi, proposti e assunti come simbolo di prestigio sociale, rafforzati dalla pubblicità e dalle moderne tecniche pubblicitarie.