Niente si oppone alla notte di Delphine de Vigan edito da Mondadori

Niente si oppone alla notte

Editore:

Mondadori

Traduttore:
Bellini M.
Data di Pubblicazione:
17 aprile 2012
EAN:

9788804621164

ISBN:

8804621168

Pagine:
311
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Niente si oppone alla notte

Nel 2008, a sessantun anni, Lucile si toglie la vita. A scoprirla è sua figlia Delphine, l'autrice di questo libro. Un mattino di gennaio è entrata nel suo appartamento e l'ha trovata così, distesa sul letto, senza vita. Perché? Non è una domanda a cui si possa dare risposta, e Delphine de Vigan, già affermata scrittrice, per molto tempo resiste all'idea di dedicarle un libro. Ma c'è una "luce segreta venuta dal nero" a sedurla e a farle riprendere la penna in mano. Con la certezza che "la scrittura non può nulla. Tutt'al più permette di porre le domande e interrogare la memoria". Lucile era una donna bellissima, ammirata e desiderata, che portava in sé da sempre una ferita profonda. "Il suo dolore ha fatto parte della nostra infanzia e, più tardi, della nostra vita adulta, il dolore di Lucile fa indubbiamente parte del nostro essere, mio e di mia sorella. Eppure, ogni tentativo di spiegazione è votato alla sconfitta." Ma questa morte esige almeno di avvicinarlo, quel dolore, di esplorarne i contorni, i recessi segreti, l'ombra che proietta. E dunque per combattere il potere distruttivo del silenzio che Delphine inizia a scavare nella memoria familiare, a partire dai nonni un po' bohème e anticonformisti e dai loro nove figli, per ricomporre il quadro di una "famiglia che ha suscitato lungo tutta la sua storia numerosi commenti" e ha proiettato intorno a sé un'inconsueta fascinazione. Una famiglia "allegra e devastata" in cui la tragedia si è insinuata presto e si è riprodotta con inusitata acrimonia.

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Recensioni degli utenti

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5 di 5 su 1 recensione

Uno splendido ritratto di famigliaDi C. Clara-16 maggio 2012

Consiglio vivamente la lettura di questo libro. L'autrice parla della famiglia e della madre in particolare (alla quale il libro è in qualche modo dedicato) purtroppo suicidatasi all'età di 61 anni, in maniera per nulla cupa nè opprimente. Ciò che mi ha colpito è proprio questo, che pur trattandosi di una saga familiare tragica perchè costellata anche di vere e propie disgrazie, lutti e malattie, non è un libro triste. Un racconto vero, intenso, sentito, a tratti anche molto divertente, pieno di amore e di speranza. Un racconto che ti lascia qualcosa di speciale dentro al cuore.