Nicolas Sarkozy. L'ultimo gollista

Nicolas Sarkozy sarà il candidato da battere alle elezioni presidenziali francesi dell'aprile-maggio 2007. Ma chi è quest'uomo la cui ascesa all'Eliseo potrebbe modificare i rapporti di forza tra destra e sinistra in Europa e incidere significativamente sulle relazioni fra l'Europa e gli Stati Uniti? E qual è il suo pensiero politico? Figlio di un aristocratico ungherese in fuga dal comunismo, Sarkozy è un francese atipico, che non fa mistero della sua ammirazione per il mondo e la cultura anglosassoni. Incarna la nuova destra francese, pronta a cambiare istituzioni che hanno fatto il loro tempo e attenta ai movimenti di rinascita cristiana che hanno portato alla vittoria George W. Bush. È una destra che mette in discussione il multiculturalismo e i modelli di integrazione tradizionali, e che promuove misure nuove in materia d'immigrazione. Che contesta l'egemonia; nei giornali, nelle case editrici, nelle università; del pensiero nichilista del '68, che parla di diritti, non solo di doveri, e che non vuole che si entri senza restrizioni nella nuova terra promessa dalla scienza. Attualmente Sarkozy ha in mano il partito e ha un seguito notevole fra intellettuali e artisti e buona parte del mondo dell'imprenditoria e della finanza. Per arrivare all'Eliseo, prima di affrontare la socialista Ségolène Royal, Sarkozy dovrà vincere sul centrista François Bayrou e sul leader dell'estrema destra Jean-Marie Le Pen. Ma né l'uno né l'altro sembrano ormai in grado di sbarrargli la strada. Lanfranco Pace è editorialista de "Il Foglio" e della trasmissione televisiva Otto e mezzo. Dal 1984 al 1997 ha vissuto in Francia ed è stato giornalista del quotidiano francese "Libération".