La neve era sporca di Georges Simenon edito da Adelphi

La neve era sporca

Editore:

Adelphi

Edizione:
10
Traduttore:
Visetti M.
Data di Pubblicazione:
16 Settembre 1991
EAN:

9788845908484

ISBN:

8845908488

Pagine:
266
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Trama La neve era sporca

Frank ha diciannove anni ed è figlio dell'attraente tenutaria di una casa di appuntamenti in una città del Nord durante l'occupazione nazista. Freddo, scostante, insolente, solitario, Frank vuole in segreto una cosa sola: iniziarsi alla vita. E crede che il modo migliore per farlo sia uccidere qualcuno senza ragione. Con sbalorditiva sicurezza, Simenon entra nella testa di questo personaggio al limite fra l'abiezione e una paradossale innocenza e intorno a lui fa vivere, fino a dargli una presenza allucinatoria, il mondo della neve sporca, la sordida scena di una città dove tutto è tradimento, rancore, doppio gioco.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 6 recensioni

Maigret non c&39; èDi m. giancarlo-30 Maggio 2023

Primo libro del celebre Simenon che leggo e sono piacevolmente colpito dalla sua letteratura concisa e innovativa. L&39; ambiente è cupo, opprimente, dove si trova di tutto e l&39; incontrario di tutto. Nell&39; ultima parte le divagazioni intime del protagonista mi hanno lasciato perplesso, ad ogni modo una buona lettura.

Romanzo "sporco"Di W. Lina-20 Aprile 2012

La neve è sporca come la vicenda, come il personaggio, di grande antipatia. E' inverno in un paese del centro Europa, c'è la guerra e ognuno spravvive come può, senza più morale, senza più speranza. Frank sembra a suo agio in questo decadente contesto, rubare e uccidere sono per lui solo un passatempo, ma il suo futuro di adulto sarà molto tragico. Angosciante, inquietante, coinvolgente. Simenon si rivela ancora una volta un mostro di bravura.

La banalità del maleDi b. anna-2 Luglio 2011

Un romanzo indimenticabile, che ti tocca dentro. Il protagonista è Frank un giovanissimo ragazzo figlio di una prostituta tenutaria di un piccolo bordello. Proprio la casa materna crocevia di giovani prostitute e il malfamato locale Timo sono i posti in cui il ragazzo passa i suoi giorni. Il romanzo inizia con un insensato e immotivato assassinio e da questo gesto malvagio seguiremo l'ascesa e il tragico epilogo del giovane Frank, tra un azione scellerata ed un'altro. Frank ruberà, uccederà, ricatterà, ma soprattutto ruberà l'innocenza e l'anima di una giovane fanciulla fatalmente innamorata di lui. Il lettore rimane coinvolto e impressionato da tanto lucido male compiuto senza ragione e forse neanche alla fine del libro riusciremo a spiegarlo. L'anima nera di Frank, la banalità con cui compie le sue azioni malvagie è forse l'anima di tanti giovani anche dei giorni nostri dediti a cattive azioni, forse perchè quella della devianza è l'unica strada che conoscono. Ho pianto alla fine del libro, perchè Simenon senza mostrare troppo, senza giudicare nè spiegare troppo delinea con un tocco unico la mente criminale.

La neve era sporcaDi D. ivan-25 Febbraio 2011

Provo a scriverne la recensione dopo una prima e sommaria lettura. Ho cercato di spiegare a un'amica che cosa intendevo con questa affermazione e forse non son riuscita a farmi capire. Ho letto di questo libro recensioni in cui si parla di atmosfera cupa, nebbiosa... Sì, sì, certo, sicuramente. Però a me quello che colpisce di più è di quanto sia un libro da uomo. Proverò ancora una volta a spiegarmi. E' un libro che parla di bar, di rivoltelle, di furti di orologi, di prigione, di verginità e di prostitute, di secchi di carbone, di tessere di favore, di amicizie losche, di appostamenti, di sguardi di sfida. Ma non vi sembrano tutti immensamente argomenti da uomo! Davvero, non saprei come descriverlo meglio.

La neve era sporcaDi D. cristina-16 Novembre 2010

Personalissima opinione: il Simenon senza Maigret è dieci volte meglio. In questo romanzo ho trovato la semplicità sfuggente della sua scrittura che, però, con lo svilupparsi della storia, muta diventando qualcosa di più introspettivo. E' la mutazione di Frank, dei suoi pensieri, del suo stesso vivere.

La neve era sporcaDi c. sam-30 Settembre 2010

Frank, il protagonista di questo noir psicologico, è un ragazzo di diciannove anni che per avviarsi “alla vita” e per emergere dall’anonimato di una squallida esistenza in un ambiente degradato, sceglie la via del delitto. Come se avesse frapposto uno schermo invalicabile tra le proprie emozioni e ciò che lo circonda, tanto il rito iniziatico dell’omicidio, quanto la serie di crimini gratuiti che commette in seguito, sembrano non scalfire minimamente la sua freddezza e il suo cinismo. Simenon affonda con precisione chirurgica il bisturi della sua indagine fino nei più remoti recessi del cervello del suo personaggio, collocandolo nel sordido scenario di una città del Nord durante l’occupazione nazista, dove predominano l’invidia e il tradimento. Un paesaggio freddo, tetro e angosciante che ha come emblema “la neve sporca” del titolo, ma che non può impedire il dipanarsi di una pur strana storia d’amore ed una resa dei conti finale con i sentimenti.