La neve dell'ammiraglio di Álvaro Mutis edito da Einaudi
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La neve dell'ammiraglio

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
8 gennaio 2016
EAN:

9788806228590

ISBN:

8806228595

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Trama La neve dell'ammiraglio

Marinaio sempre alla fine di un viaggio, perdente sedotto dal gioco cui non sa rinunciare, avventuriero dalla dubbia moralità, Maqroll è uomo dai pochi amici e dalle infinite donne. Nel primo romanzo del ciclo che Mutis gli ha dedicato, Maqroll si muove nell'oscurità della selva amazzonica: risale un fiume di conradiana memoria, tra indios misteriosi e commercianti senza scrupoli, alla ricerca di ricchezze improbabili quanto irraggiungibili. Il romanzo prende il suo titolo dal nome di una bottega sperduta sulla Cordigliera, appunto "La Neve dell'Ammiraglio": derisorio simbolo di un'avventura che si consuma nel delirio e nel ricordo, in una eterna deriva.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 5 recensioni

Atmosfere da Fitzcarraldo e Querelle de BrestDi B. Roberto-23 novembre 2019

Credo che Mutis fosse uno degli autori preferiti da Fabrizio de Andrè. Comunque non stento a crederlo; mi piacciono le sue storie, i rumori, le luci e gli odori che troviamo nei suoi libri. E i personaggi dalle vite di traverso, che, con la lentezza del fiume, del motore che ronza, attraversano le pagine ed entrano nella nostra memoria, lasciandoci vere immagini, vive e colorate.

Scrittura impeccabileDi E. Ahmad-2 maggio 2012

Una specie di racconto in forma di diario, nel quale il protagonista decide di partire per un lungo viaggio che, nonostante abbia una conclusione, al termine ci si rende conto esserne mancante. Il lirismo e la poesia di Mutis non raggiungono a mio giudizio l'inarrivabile scrittore Marquez, anche perchè a volte Mutis è un pò troppo criptico, quasi kafkiano.

La Neve dell'AmmiraglioDi E. massimo-31 marzo 2011

Lasciatevi trasportare dal suo polposo suadente stile Un libriccino che ti dici, mezz'ora e lo finisco, e che mi costrinse a settimane e settimane di lettura, ri lettura, digestione, indigestione) tutto ciò che leggo della letteratura sudamericana mi sembra oppresso da ciò in cui è riuscito Rulfus: descrivere in poche frasi la solitudine, l'inconsistenza del destino umano rispetto allo scorrere del tempo, lo sbriciolamento dei rapporti umani durante il procedere della vita. Qui, certamente, c'è di più. C'è la descrizione della selva, che mi ha ricordato gli anni in cui percorrevo la giungla del guatemala, del venezuela, del messico, riportandomi a casa quell'umidità e quell'angoscia che Mutis descrive più e più volte. C'è un uomo, il gabbiere, che muore e rinasce più volte in poche pagine, e intorno a lui, invece, tutto decade o muore, non c'è mai resurrezione. C'è anche una certa invadenza del narratore, e moltissimi aforismi (troppi? Soltanto a me il romanzo mi è sembrato derivare verso una lezione?), e una certa ossessione verso il rapporto sessuale, visto di volta in volta come metafora di mali diversi. Chiedo scusa, insomma, a tutti gli estimatori di questo romanzo, se a me invece non ha dato quello che pure mi attendevo

La neve dell'ammiraglioDi B. Mark-8 novembre 2010

Mutis racconta le vicende di Maqrol il Gabbiere, antieroe sospeso tra tempo e spazio. Leggo, e la sua vita scorre tra le pagine. E mentre leggo tracima poesia.

mutis è da leggere tutto! Di C. Isabella-15 agosto 2010

amo la capacità narrativa, l'assenza di una sinossi scontata, la capacità di aver creato un protagonista epico, l'avventura, l'amore e il mistero senza poter essere inquadrato in alcun genere. avrei voglia di sapere dove sia adesso il gabbiere maqrol e cosa stia facendo