Il nemico. Romanzo eretico di Emanuele Tonon edito da Isbn Edizioni

Il nemico. Romanzo eretico

Data di Pubblicazione:
10 settembre 2009
EAN:

9788876381508

ISBN:

8876381503

Pagine:
102
Formato:
rilegato
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Trama Il nemico. Romanzo eretico

Un romanzo eretico, disturbante e maledetto. Tra vita quotidiana e invettiva spirituale, uno spaccato struggente e indimenticabile del Nordest italiano profondo. Emanuele Tonon costruisce una sconvolgente epica familiare. Con uno spietato alternarsi di alto e basso, di letterarietà e trivio, di preghiera e bestemmia, trasforma la scrittura in un complesso rituale esoterico per denunciare l'insopportabile ingiustizia dell'esistere. Vita di fabbrica, vino, un Benelli scassato, internet e le voci dei morti, tutto concorre a fare di questo libro una potente, macabra, eresia. Il nemico è il blasfemo, feroce atto d'accusa di un uomo contro dio: quel dio, assoluto e fallace, che anche se esistesse dovrebbe rispondere del crimine odioso di consentire la possibilità del dolore, della morte, del tradimento.

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3 di 5 su 2 recensioni

Il nemicoDi L. Alberto-5 agosto 2011

Di suo già incuriosisce il sottotitolo di "romanzo eretico", piuttosto originale. Un primo capitolo, più terreno - che verso la fine ricorda molto Giuseppe Genna di Dies Irae - che si legge con piacere e curiosità. Uso capace delle parole e immagini che, pur dolorose, trasmettono un bel senso poetico e molto vivido. Un secondo capitolo, apocalittico che ricorda un poco le visioni di Agee, senza averne lo splendore più difficile, faticoso, sofferente. Commistioni di linguaggio "alto" e "basso" che trascinano allo stesso modo le sensazioni di lettura; scene desolanti e avvilenti che vengono raccontate con una prosa psicotica. Contento di averlo terminato: non perche' brutto o che, ma perche' troppo forte, troppo disperato, troppa disperazione hanno visto le sinapsi di quest'uomo. Ho bisogno di aria, luce e acqua, ho bisogno di uscire da questa strada di curve, sempre in salita, nella nebbia che si fa sempre piu' scura, questa strada che non porta da nessuna parte, se non dentro al pozzo nero di una chiusura silenziosa e finale. E poi rubo una citazione a Nabokov, che trovo adeguata qui: raramente la disperazione umana conduce alle grandi verità.

Il nemicoDi l. Maria-29 ottobre 2010

Il voto è una media grossolana tra il giudizio sul primo racconto - dove in pratica si centra il capolavoro - e il secondo, che a me pare fallito. infatti, mentre "Sotto il sole di Lucifero" funziona come una macchina perfetta dal punto di vista linguistico ed emotivo, ed è inoltre incalcolabilmente "vivo" e "vero", "Il nemico" prende un po' dagli "Esordi", rende casta la "Cipolla" e fa una narrazione un po' retorica e costruita, dove il debito anche linguistico con Moresco è evidente fino al calco di alcune espressioni e reiterazioni. Il secondo pezzo, insomma, sembra studiato a tavolino, scritto su commissione. La voce di Tonon c'è ed è fortissima quando si lancia a briglia sciolta ed è, per così dire, spontanea ("Sotto il sole"): quando questo succede, l'Italia ha trovato uno dei suoi migliori autori contemporanei. Ovviamente, ma l'ho già detto, non è un romanzo, ma due racconti di media lunghezza: ma si sa, i racconti in Italia non si vendono.