Negri, froci, giudei & co. L'eterna guerra contro l'altro
- Editore:
Rizzoli
- Collana:
- BUR BUR Big
- Data di Pubblicazione:
- 11 maggio 2011
- EAN:
9788817045483
- ISBN:
8817045489
- Pagine:
- 331
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Minoranze etniche e multiculturalismo, Gruppi religiosi: aspetti sociali e culturali
Descrizione Negri, froci, giudei & co. L'eterna guerra contro l'altro
L'inondazione di odio in Internet, i cori negli stadi contro i giocatori neri, il risveglio del demone antisemita, le spedizioni squadristiche contro gli omosessuali, i rimpianti di troppi politici per "i metodi di Hitler", le avanzate in tutta Europa dei partiti xenofobi, le milizie in divisa para-nazista, i pestaggi di disabili, le rivolte veneziane contro gli "zingari" anche se sono veneziani da secoli e fanno di cognome Pavan, gli omicidi di clochard, gli inni immondi alla purezza del sangue... Come a volte capita nella storia, proprio negli anni in cui entrava alla Casa Bianca il primo nero è rifiorita la pianta maledetta del razzismo, della xenofobia, del disprezzo verso l'altro che pareva rinsecchita nella scia del senso di colpa collettivo per il colonialismo, per le leggi Jim Crow negli Stati Uniti, per l'apartheid in Sudafrica e soprattutto per l'Olocausto. Dal terrore dei barbari alle pulizie etniche tra africani, dalle guerre comunali italiane al peso delle religioni, fino alle piccole storie ignobili di questi giorni, Stella ricostruisce un ricchissimo e inquietante quadro d'insieme di ieri e di oggi del rapporto fra "noi" e gli "altri". Perché "la storia documenta una cosa inequivocabile: l'idea dell"altro" non è affatto assoluta, definitiva, eterna. Al contrario, dipende da un mucchio di cose diverse e è del tutto relativa. Temporanea. Provvisoria".
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Recensioni degli utenti
Ogni pagina è un pugno allo stomaco-13 maggio 2012
Abbondnate e documentata collezione dei peggiori esempi di disprezzo nei confronti dell'altro: lo straniero, l'emarginato, il marginale, il nemico politico. L'Autore, brillante giornalista del miglior giornalismo italiano, intreccia passato e presente. Come se la storia non debba mai trasmettere nulla. Si fa fatica a scorrere le pagine, indigeste e terribili. Ciò che sembra difettare è una sintesi che in qualche modo trascenda la riflessione oltre la cronaca e dia delle linee guida per leggere il presente.