Nato per sedurre. Il cinema di Claude Lelouch
- Editore:
Lindau
- Collana:
- La via lattea
- Data di Pubblicazione:
- 1 gennaio 2001
- EAN:
9788871803807
- ISBN:
8871803809
- Pagine:
- 304
Descrizione Nato per sedurre. Il cinema di Claude Lelouch
Il cinema… questo cinema che ho tanto amato per tutta la vita, di cui mi sono nutrito ben prima di viverne, questo cinema centenario e sempre turbolento come un adolescente in crisi, questo movie-business che è anche un'arte, non smette di cambiare." Ancora oggi Claude Lelouch si esprime così nei confronti della settima arte. Con un entusiasmo rimasto intatto nonostante gli alti e bassi della sua carriera e malgrado l'assedio spesso indiscriminato di gran parte della critica, compensato (anche se non sempre) dalla fedeltà del pubblico. Un'indagine di mercato ha verificato che gli unici due nomi di registi nazionali conosciuti da più del 60% dei francesi sono quelli di Claude Lelouch e di Jean-Luc Godard. Due modi assolutamente distanti di concepire il cinema, accomunati (forse proprio per questo) dalla memoria collettiva. In Lelouch vita e cinema coincidono, non solo sul piano del necessario coinvolgimento dell'autore con la propria opera, ma proprio per quel tanto di adolescenziale che l'autore di Un uomo, una donna riconosce all'oggetto della propria ispirazione e che resta tuttora inalterato nel suo modo di affrontare la realtà. Giancarlo Zappoli è critico cinematografico; collabora con le riviste "Film", "Il ragazzo selvaggio", "Segnocinema" e "Duel". È autore di: "Invito al cinema di Woody Allen"; "Eric Rohmer". Ha curato monografie dedicate a Louis Malle, Blake Edwards e Antonio Pietrangeli. È direttore artistico di "Castellinaria", Festival del cinema giovane di Bellinzona. Luisa Ceretto collabora da diversi anni con la Cineteca del Comune di Bologna e scrive su alcune riviste di cinema. Andrea Morini è il direttore del Cinema Lumière, la sala della Cineteca del Comune di Bologna di cui cura la programmazione dal 1983. I tre studiosi nel 2002 hanno curato per Lindau un volume collettaneo su Hou Hsiao-hsien: "Il dolore del tempo. Il cinema di Hou Hsiao-hsien".