La musica del vuoto. Indagine sulla natura della materia
- Editore:
Di Renzo Editore
- Data di Pubblicazione:
- 2016
- EAN:
9788883232985
- ISBN:
8883232984
- Formato:
- brossura
Descrizione La musica del vuoto. Indagine sulla natura della materia
I pattern delle onde che descrivono i protoni, i neutroni e tutti i loro parenti ricordano le vibrazioni di strumenti musicali, e in effetti le equazioni matematiche che governano questi due domini, superficialmente molto diversi, sono in realtà molto simili. Quest'analogia musicale risale alla preistoria della scienza: già Pitagora scoprì che le note armoniose sono quelle suonate da corde le cui lunghezze sono in una semplice relazione numerica, mentre Keplero trascorse anni in tediosi calcoli ed erronee ipotesi alla ricerca dell'armonia nascosta dell'universo. Frank Wilczek, fisico teorico vincitore del Premio Nobel, riprende questa metafora nella descrizione della realtà delle masse parlando di "musica del vuoto", moderna espressione dell'antica, inafferrabile e mistica musica delle sfere.
Recensioni degli utenti
La musica del vuoto.-13 luglio 2011
L'autore non è certo uno socnosciuto, visto che è premio nobel per la fisica. Scopo di questo libro-chiacchierata dovrebbe appunto essere la spiegazione in termini relativamente comprensibili di questa teoria, che spiega l'impossibilità di vedere un quark isolato e unifica la gravità con le altre forze fondamentali (elettromagnetismo e interazione forte e debole) . Purtroppo il libro mi è sembrato un po' confuso, e in pratica richiede conoscenze di base non affatto banali per riuscire a seguirlo; un po' un controsenso, dato lo scopo professato dalla collana (cito: "l'autore che, stimolato dalle nostre domande... Sviluppa chiaramente la materia oggetto della sua ricerca") . L'altra cosa che non mi è piaciuta molto è il modo in cui Wilczek ha una fiducia assoluta nella sua teoria della libertà asintotica che è un po' l'equivalente di creare un modello di dinosauro partendo da un frammento di un osso trovato a migliaia di chilometri dall'habitat presunto del dinosauro. Direi che la parte più "amarcord" del libro bilancia almeno in parte questi difetti, e lo rende una lettura interessante anche per chi ha paura non solo delle formule ma anche del concetto stesso di "spiegazione scientifica".