Murata viva. Prigioniera della legge degli uomini

"murata viva" è uno di quei libri che mi ha scosso profondamente. Ho amato Leila, la sua forza, il suo coraggio, la sua voglia di abbattere le barriere e vivere la vita che ognuno merita. Il libro è scritto molto fluidamente, la storia scorre e ti lascia sul filo del rasoio. Scorre veloce e rapida come e lettura.

Non è il libro più agghiacciante tra quelli in circolazione sulle storie di queste donne che non possono decidere autonomamente della propria vita, se non quando ormai il peggio l'hanno già sopportato, ma è un libro che ugualmente mi ha scosso ed emozionato tantissimo. Leila ha trovato il coraggio di mettersi contro tutti e di lasciare il marito, solo dopo aver rischiato molte volte la vita, e ha trovato la forza solo grazie al suo bambino... Un libro per riflettere...

Un libro intenso come sanno esserlo solo le storie vere. Quella di Leila è una storia dura, forse non tragica come siamo abituati a conoscere attraverso le televisioni, ma sicuramente brutale per il modo in cui si svolge la vita di questa giovane donna di origine marocchina, ma perfettamente integrata in europa. Leila ha sogni semplici, ma i suoi genitori sono troppo tradizionalisti e la giovane donna è condannata a subire un matrimonio senza amore, con un uomo violento e distaccato. Per Leila uscire da questa situazione non sarà facile, e la sua sarà una vera e propria odissea alla ricerca della felicità che merita.

E' incredibile pensare che la storia di Leila si svolga in europa, e precisamente nella civile ed emancipata Francia, dove gli stranieri sono perfettamente integrati. Leila è una ragazza marocchina, che come molte sue coetanee sogna l'amore e l'indipendenza. Il volere dei suoi genitori è ben diverso, e la ragazza nonostante le varie ribellioni viene costretta ad un matrimonio combinato. Per Leila sarà un'esperienza devastante, alla quale troverà la forza di reagire grazie al bambino nato da questa unione, che la spingerà verso una nuova vita, anche se le brutte esperienze non mancheranno.

Un libro che mostra chiaramente il lato oscuro della religione islamica, che considera le donne schiave dei propri padri e in seguito dei mariti e persino dei figli. Leila viene obbligata dalla sua famiglia a sposare un uomo che non ama, che non la rispetta come donna. Leila mette al mondo un figlio, e poi prende la drastica decisione di separarsi ma è un percorso molto lungo, che segna profondamente il suo equilibrio e che la spinge a tentare il suicidio più di una volta, fino a quando Leila capisce che non deve combattere la vita ma per la vita. E' una storia molto dura, che sembra totalmente distante da noi, la cosa assurda e che si svolge in Francia, un paese evoluto dove convivono pacificamente diverse culture e religioni.

Uno di quelle storie che non vorresti mai leggere, perchè sono terribilmente crudeli nella loro banalità e raccontano un mondo diverso da quello che sognamo. Leila è una vittima della crudeltà e delle convinzioni morali della sua famiglia, e vivrà un vero e proprio calvario fino a quando non si renderà conto che la vita può essere ciò che si sogna se si trova il coraggio di opporsi agli altri. Una bella dimostrazione di rinascita.