Il mostro e la simmetria. Una delle più grandi scoperte della matematica
- Editore:
Raffaello Cortina Editore
- Collana:
- Scienza e idee
- A cura di:
- S. Gattei
- Data di Pubblicazione:
- 13 giugno 2007
- EAN:
9788860301338
- ISBN:
8860301335
- Pagine:
- 256
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Storia della matematica
Descrizione Il mostro e la simmetria. Una delle più grandi scoperte della matematica
Il "mostro di simmetria" è un gigantesco fiocco di neve che esiste in 196.884 dimensioni... Questa è la storia di una ricerca matematica che vede tra i suoi protagonisti personaggi brillanti e dal tragico destino e che ha alla fine rivelato il "mostro", un oggetto per nulla mostruoso, la cui struttura è anzi dotata di una squisita bellezza e di una grande complessità. Viene raccontata per la prima volta la curiosa serie di coincidenze che hanno portato a significativi passi avanti nello studio matematico della simmetria e, forse, a una comprensione del tutto nuova e profonda dell'Universo.
Recensioni degli utenti
Il mostro e la simmetria-26 settembre 2011
Piccola tiratina d'orecchi per un linguaggio fin troppo specialistico, la storia matematica che racconta è ricca e bella. Ricca di storie personali e di possibili riflessioni filosofiche e sociali. Cosa succede quando un'intera comunità scientifica esaurisce completamente il proprio campo di ricerca, o quando restano a disposizione solo problemi difficilissimi e che tutti considerano già risolti anche se non lo sono? Perché in matematica compaiono alcune eccezioni alla regolarità che restano fuori da ogni altro schema e perché spesso sembra che i modelli fisici prediligano queste eccezionalità? E così via. Però ho avuto l'impressione che l'autore non abbia saputo scegliere bene cosa raccontare e come farlo, si sia disperso in mille rivoli, non abbia saputo rinunciare a nessuna degli spunti e abbia così finito per rappresentare un magma disordinato che lascia un po' freddini. Le parti divulgative (o tecniche, a seconda del punto di vista) sono un po' farraginose. La terminologia usata in traduzione, infine, a mio parere non contribuisce in positivo.