Le mosche del capitale di Paolo Volponi edito da Einaudi
Alta reperibilità

Le mosche del capitale

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
8 giugno 2010
EAN:

9788806204174

ISBN:

8806204173

Formato:
brossura
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Trama Le mosche del capitale

Il personaggio di Bruto Saraccini è l'estrema proiezione autobiografica di Paolo Volponi, scrittore e manager di vertice (prima alla Olivetti, responsabile del personale e delle relazioni aziendali, in seguito alla Fiat, da consulente), cosi come Le mosche del capitale, edito da Einaudi nel 1989, è tanto un drammatico bilancio personale quanto l'allegoria di un universo in frenetica trasformazione. Oggetto del romanzo è il collasso dell'industria quale bene pubblico e base dello sviluppo democratico del Paese, è il nuovo ordine politico-economico che privatizza i profitti mentre socializza i costi della sua illimitata voracità, è infine l'era del capitale finanziario che trionfa su qualunque attività, quasi disponesse di una propria metafisica e di un dispositivo di legittimazione teologica. Allievo e collaboratore di Adriano Olivetti, cui il libro è dedicato, lo scrittore intuisce che il rapporto fra l'industria e la Polis si è definitivamente chiuso; amico e compagno di via di Pasolini, è costretto a riconoscere che ogni potenziale di Progresso si è tradotto nella pura dinamica dello Sviluppo, quasi che l'obbligo ai consumi avesse surrogato la democrazia. (Dalla prefazione di Massimo Raffaeli)

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1 di 5 su 1 recensione

Un mattoneDi m. Christian-17 maggio 2012

Non ne discuto l'indubbia abilità di raccontare in forma di racconto la trasformazione del capitalismo italiano di fine anni settanta ma da un punto di vista più squisitamente letterario è un mattone epocale: la scrittura è una delle più soporifere, verbose, barocche e fini a sé stesse che abbia mai letto. Per cosa scriveva Volponi, per divertimento o per strappare un applauso per la sua erudizione dei sinonimi e contrari?