È la montagna che chiama. Luglio 2008. La tragedia del Nanga Parbat nel racconto dei sopravvissuti di Simon Kehrer, Walter Nones edito da Mondadori

È la montagna che chiama. Luglio 2008. La tragedia del Nanga Parbat nel racconto dei sopravvissuti

Editore:

Mondadori

Data di Pubblicazione:
9 giugno 2009
EAN:

9788804588412

ISBN:

8804588411

Pagine:
175
Formato:
rilegato
Argomento:
Alpinismo, arrampicate e scalate
Acquistabile con la

Descrizione È la montagna che chiama. Luglio 2008. La tragedia del Nanga Parbat nel racconto dei sopravvissuti

Alla fine mi rialzo e mi preparo a uscire dal crepaccio. Ma abbandonare così un compagno mi fa sentire in colpa. Mi giro e provo l'impulso di parlargli. 'Karl, vieni, andiamo via' mormoro quasi senza volere. Mi trattengo ancora un istante, come se mi aspettassi un impossibile miracolo. No, bisogna guardare in faccia la realtà. Karl è morto, e niente potrà più cambiare questo fatto. Luglio 2008. A 6000 metri di altitudine tre alpinisti italiani stanno aprendo una nuova via per risalire la ripidissima schiena del Nanga Parbat, uno dei giganti dell'Himalaya. Si chiamano Karl Unterkircher, Walter Nones e Simon Kehrer. Dopo un complicato passaggio sotto un seracco, improvvisamente, senza dire una parola, Unterkircher scompare dentro un crepaccio nascosto dalla neve fresca. Un volo di quindici metriosilenzioso, mortale. Nones e Kehrer reagiscono nell'unico modo consentito a chi affronta i pericoli della montagna estrema: continuano la scalata dopo essersi calati nel crepaccio per un ultimo saluto all'amico Karl e aver piantato la piccozza di Unterkircher nel punto della tragedia, fiore d'acciaio a guardia della sua bara di ghiaccio. In "È la montagna die chiama" i due superstiti raccontano un'avventura epica e tragica, che ha come protagonisti il Re delle montagne (così chiamano il Nanga Parbat in lingua pashtun), tre uomini e la loro irrefrenabile voglia di alzare l'asticella dei limiti naturali.

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5 di 5 su 1 recensione

Bellissimo.Di B. LARA-16 settembre 2010

Consigliato agli amanti della montagna, a quelli che sanno capire il valore della montagna e non si ferma alla cronaca della tragedia. Fa riflettere ...